VERSO LE COMUNALI A NAPOLI – A Radio 1 interviene Bassolino: “Il Pd? Mi auguro possa sostenere la mia candidatura, l’ho fondato”

Geppi Cucciari e Giorgio Lauro “Un giorno da pecora”

Il sostegno del Pd alla sua candidatura. Primarie sì, primarie no. La critica a chi continua “ad associare la mia immagine alla munnezza”. Antonio Bassolino a tutto campo. L’ex governatore della Regione Campania e candidato a sindaco di Napoli interviene alla trasmissione “Un giorno da pecora” su Rai Radio 1. E lancia un messaggio agli elettori del Partito democratico: “Non sono iscritto al Pd da alcuni anni. Ma l’ho fondato. E mi rivolgo alla città da uomo di sinistra”. “Oggi l’astensionismo è una scelta politica, anche a sinistra. E’ a queste persone che mi rivolgo”. Sui nomi dei due possibili candidati della coalizione Pd-M5s, il presidente della Camera Roberto Fico e l’ex ministro dell’Università Gaetano Manfredi, Bassolino preferisce non intervenire, spiegando di non vedere “un orientamento definito sui candidati. Questo succede alla sinistra, ma anche alle forze della destra napoletana”. Poi il tema primarie. Ferita ancora aperta. “Le ho fatte 5 anni fa e, purtroppo, con brogli e con monetine date fuori ai seggi elettorali”. Non manca la frecciata rivolta alla discussione in atto nrl Pd nazionale sul ricorso alle consultazioni interne: “Non è chiaro quello che si intende fare perché Enrico Letta ha detto in queste ore che pensa di fare le primarie se nei prossimi 20 giorni non si trova un accordo. Ma a Napoli il Pd napoletano, nelle settimane e nei giorni scorsi, ha detto che non vuole le primarie. Quindi è una fase di discussione, bisogna comunque vedere”.

 “La mia immagine associata alla ‘munnezza’? La mia immagine è associata molto anche al G7 e ad anni durante i quali Napoli ha saputo rialzare la testa e ripresentarsi al mondo intero”. Ancora: “Durante la lunga crisi dei rifiuti – ha ricordato Bassolino – quando io non ero sindaco e non ero neanche il commissario, ma ero presidente della Regione, per quello che mi riguarda, come hanno detto poi e testimoniato anche sentenze dei giudici, ho cercato sempre di perseguire l’interesse pubblico. Se oggi a Napoli c’è un termovalorizzatore, che è fondamentale per tutta Napoli, è anche grazie alle battaglie fatte allora contro tanti, chi in buona fede e anche altri in cattiva fede, che non volevano questa scelta che è stata essenziale”

 

 

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