Universiadi: volontari, l’appello di Patrizio Oliva. L’olimpionico chiama a raccolta i giovani, imparerete tantissimo

La grinta è ancora quella di quando saliva sul ring e poi si presentava davanti alle telecamere Rai, stremato e vincitore, per salutare il figlio con una frase diventata un tormentone ‘Ciro, a papà’. Patrizio Oliva, testimonial dell’Universiade di Napoli, si rivolge alla platea dei potenziali volontari, (ne servono circa 5000 dopo che Protezione Civile e singole federazioni sportive ne hanno assicurati già 2500), con l’orgoglio di chi sente di rappresentare un’intera regione: “E’ un’occasione unica per i giovani – spiega l’olimpionico di boxe – da non perdere, un evento in cui poter mettere in pratica le proprie conoscenze in svariati campi, dai trasporti all’accoglienza. E guardate che nella vita – avverte – come nello sport, non vince sempre chi ha più tecnica, ma chi sa metterla meglio in pratica”.
Il campione partenopeo (“una leggenda dello sport napoletano” lo presenta il coordinatore generale dei Giochi Adam Sotiaridis) ricorre a un aneddoto per spiegare l’importanza dei volontari in una grande manifestazione come l’Universiade. “Ho partecipato a vario titolo a nove Olimpiadi, ma capii lo spirito dei volontari a Seul, il giorno in cui intrappolato nel traffico della capitale coreana, l’autista – che era un volontario – mi fece venire a prendere in moto per completare il tragitto e farmi arrivare in tempo al palazzetto”.
Per iscriversi basta andare sul sito dell’Universiade e compilare un form. “Quello che ha fatto ieri mia figlia Martina – annuncia Oliva – che ha fatto domanda per diventare volontaria. Iscrivetevi, vi spettiamo a braccia aperte”.

Patrizio Oliva sarà uno dei volti olimpionici dei Giochi, con Davide Tizzano, Gianni Maddaloni, Paolo Trapanese ed altri grandi campioni made in Napoli che hanno fatto la storia dello sport italiano. Motivo per cui tempo fa disse no a Tardelli testimonial. “Nessuna polemica personale – ricorda – ma Napoli è piena di campioni. Non ne capivo il motivo”. Una battuta anche sugli impianti oggetto di maquillage: “Saranno un grande lascito – sottolinea – anche se io mi sono allenato in una topaia per venti anni pensando che fosse il posto più bello del mondo perché lì coronavo i miei sogni. Il campione si forma da solo, dentro di sé, con le motivazioni”.
E’ il commissario Basile a spiegare l’impiego dei volontari: “Saranno impegnati in più settori – dice – molti di loro lavoreranno a stretto contatto con l’organizzazione. Quelli forniti dalla Protezione Civile, circa 1500, saranno invece di supporto alle forze di polizia. A loro si aggiungeranno un migliaio di volontari provenienti dalle singole federazioni. Per tutti loro sarà una grande esperienza”. Alla fine i volontari dovrebbero sfiorare le ottomila unità. Per loro è previsto un rimborso spese di 25 euro.
“Fare il volontario alle Universiadi – assicura il coordinatore generale dei Giochi, il greco Adam Sotiaridis – è un’esperienza che arricchisce il proprio curriculum e i cui benefici si dispiegano nel tempo. Non perdete tempo – è l’appello – ditelo ai vostri amici, ai vostri parenti: compilate la scheda sul sito”.

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