Una scuola di teatro al Teatro De Filippo di Portici a cura del Maestro Piccirillo: un luogo di incontro e confronto e la possibilità di parlare di Arte e Cultura nel Vesuviano.

Non una fucina per creare e formare giovani attori, la scuola di Teatro comunale a Portici rappresenta molto di più: l’appropriazione di beni pubblici, dapprima, chiusi alla cittadinanza; un luogo di incontro e confronto; la possibilità di poter parlare di arte anche qui nel vesuviano; e il “pretesto per avere consapevolezza della realtà che ci sta attorno”.

Dal 20 Settembre 2016, per due volte alla settimana, a 18 ragazzi dai 16 ai 30 anni è stata offerta la possibilità di riunirsi, presso il Teatro De Filippo di Portici, per seguire le lezioni del Maestro Gennaro Piccirillo, vincitore, due anni fa, di un bando di gara che gli ha permesso la gestione di una scuola di teatro, per un anno, presso la struttura comunale sita a Corso Umberto: “Dopo diverso tempo dall’aggiudicazione del bando, – ha detto ai nostri taccuini il Maestro Piccirillo – finalmente, anche a Portici, è stata offerta la possibilità ad un gruppo di ragazzi di incontrarsi in una struttura altrimenti chiusa alla fruizione pubblica e di confrontarsi e parlare di altro: parlare di Arte, di Cultura, di Teatro… che è il pretesto per avere la piena consapevolezza di ciò che ci sta attorno”.

Ogni settimana, il Martedì e il Venerdì pomeriggio, gli studenti si cimentano in esercizi di training che permettono il superamento dell’imbarazzo iniziale, e si destreggeranno, fino alla rappresentazione di fine anno, nella Dizione, nell’Improvvisazione e nella Recitazione, non trascurando la Storia del Teatro e lo studio di importanti fonti e testi teatrali: “Nel corso di questi mesi abbiamo parlato di Čechov e studiato Moliere. A breve, avremo un incontro col celebre Maestro Condorelli riguardante l’educazione all’ascolto. Con l’attrice Maria Basile, a breve, capiremo cosa vuol dire essere artista, e cosa significa vivere da artista. Ciascuno dei ragazzi, con determinazione ed entusiasmo sta affrontando questo nuovo percorso che terminerà con lo spettacolo di fine “anno scolastico”. Sebbene il progetto iniziale prevedesse una durata triennale, ho dovuto per forza di cose adattare, con un budget limitatissimo, il mio insegnamento ad un percorso didattico di un anno. Spero che il tutto continui anche senza di me, anche dopo questa esperienza. Interloquirò con i prossimi candidati sindaco affinché si prendano la responsabilità di far continuare questa realtà che può offrire tanto ai cittadini, specialmente ai più giovani, del territorio porticese. Sarei fortemente dispiaciuto se il progetto non continuasse”.

Soddisfatti e felici per l’esperienza che stanno vivendo i 18 ragazzi della scuola di teatro comunale: per Alessia è stato importante “il riuscire a romper l’imbarazzo iniziale”; mentre per Alessandro, invece, significativa è stata la possibilità di cooperazione con altri suoi coetanei. “E’ stato bello scoprirsi l’un l’altro come attori e, contemporaneamente, come persone. Il fatto che partissimo tutti dallo stesso piano ha reso più facile il superamento di ogni tipo di pregiudizio e la cooperazione di gruppo. Ho partecipato ad altre esperienze teatrali prima di questa: ma mai, come oggi, ero riuscito a sentirmi parte di un vero e proprio gruppo”.

Dario Striano

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