Una lettera-denuncia del vignaron vesuviano Nicola Campanile ai vertici del quotidiano La repubblica che nella guida sulle eccellenze del Parco Nazionale del Vesuvio, dimentica i nuovi produttori di vino e cita sempre gli “stessi”

Pollena Trocchia – “Ci sono uomini che sanno tutto, peccato che questo è tutto quello che sanno. Così Niccolò Machiavelli volle descrivere chi possedeva l’illusione della conoscenza. Mi chiamo Nicola Campanile, Lei non mi conosce, sono un imprenditore del Vesuviano, titolare un’azienda vitivinicola, montesommavesuvio, sita in Pollena Trocchia (NA), nel Parco Nazionale del Vesuvio – scrive sulla sua pagina Facebook Nicola Campanile a Giuseppe Cerasa Direttore della Guida di Repubblica che percorre le eccellenze enogastroturistiche del Parco Nazionale del Vesuvio – .

Dal 2001,con sudore e sacrifici, conduco con mio Padre (classe 1945) La Nostra Azienda, producendo vini DOC Vesuvio e Igp, a detta di molti, fortunatamente, di ECCELLENZA. È proprio di quest’ultima che vorrei farle una serie di appunti. Ho letto con attenzione questo libricino di 240 pagine, LE GUIDE AI SAPORI E AI PIACERI _ PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO. Mi limiterò a parlare del mio settore, vitivinicolo appunto, non prima di congratularmi con tutti gli altri, tra i quali noto con piacere amici e clienti storici. Reputo un’offesa intitolare questo libricino “LE GUIDE AI SAPORI E AI PIACERI” quanto meno andava, a mio avviso, aggiunto, anche virgolettato “Secondo la mia limitata conoscenza del territorio e delle realtà produttive che la compongono”. Invece questa frase io non l’ho trovata ne in copertina ne nelle restanti 240 pagine. Eh già perché secondo il mio punto di vista, ma le assicuro non l’unico, c’è sconforto e delusione vedere pubblicizzata una guida del genere, la solita aggiungo, e trovare sempre le stesse Aziende, le stesse facce, sempre le stesse storie condite con le stesse parole. Insomma, secondo lei sarebbero solo queste le eccellenze vitivinicole del Vesuvio? Lei ovviamente Ignora che nel Vesuviano ci sono decine di Aziende che offrono Vini di Alta Qualità in Italia e nel Mondo. Lei non crede di sminuire con questo libricino(pagato €10,90+il costo del quotidiano) chi ogni giorno lavora dalle 12 alle 18 ore “solo” per piazzare una propria bottiglia lí dove prima non c’era? Lei non crede di svilire chi, come me e tanti altri, attraverso il proprio vino si fa promotore di un territorio, della sua cultura, della sua storia, della sua Nazione?

Lei non crede che attraverso questo libricino possa confondere il consumatore ed il relativo mercato? Non crede che, così facendo, cancelli i chilometri percorsi per vendere anche solo un cartone di vino? Non crede che scrivere ripetutamente la parola “Eccellenza”, messa a caratteri cubitali, spezzi ancor di più la schiena a chi per lavorare nei vigneti con questo dolore ci convive ogni santo giorno? Ma poi vorrei capire quale algoritmo o metodologia c’è per selezionare e decidere chi è Rappresentante di Eccellente e chi invece un Fantasma? Lei ha perso una buona occasione( nell’era “post-covid” ) quella di non essere omologato e ripetitivo, poteva iniziare con un giornalismo diverso, dare voce a chi come noi, piccole imprese, reggono il gioco di una Italia azzoppata. Ad ogni modo spero apprezzerà questa mia critica costruttiva, e se vuole, può venire direttamente da me in Azienda per una replica o idee per la prossima Guida. Noi ci troviamo in Via G. Mazzini 6,8 il comune, se c’è mai stato è Pollena Trocchia”. Come Nicola Campanile, ci sono tanti altri giovani produttori di vino e cose buone made in Vesuvio che non sono stati citati. Purtroppo. E purtroppo chi suda per intere giornate nelle proprie terre a produrre cose buone, non riesce ancora a fare quadrato, costituirsi in consorzi (non legati alla politica o peggio ancora all’associazionismo politico) per fare “cartello”, per attrarre acquirenti, visitatori e perché no, gli steackolder dell’enogastroturismo da guida.

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