TRACEUR SOTTO IL VESUVIO – Ecco a voi l’uomo ragno di Pollena Trocchia: Giuseppe Iannone Liguoro

Pollena Trocchia – “Ero sul Monte Somma ed ho provato a salvare un nido d’uccelli, fu quella la mia prima volta, prima di allora lo avevo soltanto sognato guardando film e documentari”, inizia così il racconto di Luigi Giuseppe Iannone Liguoro, giovane di Pollena Trocchia appassionato di Parkour. Il Parkour, in gergo chiamato “arte dello spostamento” è una disciplina nata in Francia agli inizi degli anni 90’ e consiste nell’eseguire un percorso superando ostacoli attraverso salti, scalate, equilibrio, corse e arrampicate. In effetti Luigi Giuseppe è una sorta di Spiderman vesuviano. – Non ho mai studiato in una vera scuola con dei maestri, ho appreso le varie tecniche osservando molto, volta per volta mi prefissavo degli obiettivi sempre più difficili e devo dire che il territorio vesuviano offre ante possibilità di esercizio- commenta. Il Parkour è una disciplina libera, spensierata, senza barriere ed anche pericolosa, poco conosciuta ma molto ambita dagli adolescenti. “Mi stai chiedendo se qualche volta ho avuto paura? Certo mi sono trovato in difficoltà, mi arrampicai su di un albero alto oltre 30 metri e ad un certo punto mi resi conto che non c’erano più rami, non avevo scelta se non quella di rischiare e raggiungere l’altra parte dell’albero! Ma paura no… se non ami il rischio non sarai mai un vero traceur”.

Margherita Manno

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