Torre Annunziata, l’appartamento confiscato alla camorra assegnato all’associazione Veropalumbo

 

«Oggi non celebriamo una vittoria, ma una sconfitta». Va controcorrente l’ex procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Diego Marmo, nel suo intervento in occasione dell’assegnazione di un appartamento confiscato alla camorra all’associazione Giuseppe Veropalumbo, l’uomo ucciso da un proiettile vagante la notte di San Silvestro di dieci anni fa.

Marmo spiega così la sua frase: «Per tutti noi Giuseppe è una vittima innocente di camorra, perché è stato colpito da uno dei tanti proiettili sparati in un quartiere ad alta densità criminale in una ‘manifestazione di gioia di camorristì, che – come appurato dalle forze dell’ordine – avevano deciso di festeggiare l’arrivo del nuovo anno con raffiche di kalashnikov, mitragliette, calibro 9 e altre armi in dotazione alla criminalità, accettando di fatto il rischio di poter uccidere una persona». «Ciò nonostante – ha proseguito Marmo – in questi dieci anni non si è potuto riconoscere Piedipalumbo come una vittima innocente della criminalità organizzata, permettendo alla famiglia di accedere ai benefici economici loro riconosciuti».

 

 

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