Tentata rapina, ucciso un 17enne e arrestato il figlio di Genny ’a carogna. Il padre del 17enne morto: “Me lo hanno ucciso, non si può morire così”

Stavano tentando una rapina, intercettati da una pattuglia dei “Falchi” della polizia, ha perso la vita dopo essere stato colpito un diciassettenne. La sparatoria è accaduta tra via Duomo e via Marina. Arrestato il complice di 18 anni che è il figlio di Genny a Carogna, il leader dei tifosi del Napoli arrestato per droga. Il ragazzo morto si chiama Luigi Caiafa mentre l’arrestato è Ciro De Tommaso. Il fatto è successo a via Duomo angolo via Marina intorno alle 4,30 di ieri notte. Un equipaggio dei Falchi, allertato da una chiamata dalla centrale, ha inseguito dei rapinatori. Era in atto una rapina ai danni di una coppia di maggiorenni in auto. La pistola dei ragazzi è stata sequestrata. Il tutto adesso è al vaglio degli inquirenti.  All’angolo tra via Marina e via Duomo in due, con il volto coperto da casco, uno armato di pistola, hanno minacciato tre persone in un’auto ferma a lato della strada; gli agenti, in transito per i normali servizi di controllo, hanno notato la scena e sono intervenuti. Nelle fasi dell’intervento, un poliziotto ha sparato, uccidendo Luigi che avrebbe compiuto 18 anni a dicembre ed era già conosciuto alle forze dell’ordine. Il suo complice, Ciro De Tommaso, 18 anni già compiuti, non è ferito, come si era appreso in un primo momento, e dopo accertamenti, è ora in questura davanti al pm. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone. “Me lo hanno ucciso alle tre di notte, la polizia non ci ha mai avvertito, so che lo hanno sollevato cadavere solo alle sei e mezza del mattino – ha detto il papà di Luigi a Repubblica Napoli – Quando mia moglie è andata in questura, allertata stanotte dagli amici che avevano notato lo scooter insanguinato davanti all’ingresso di via Medina, le hanno detto che doveva andare in obitorio”. È sconvolto il padre di Luigi Caiafa, il 17enne colpito a morte dalla polizia a Napoli durante un tentativo di rapina. Ma perché era su uno scooter rubato? “Non lo so”. Perché era insieme a quel Ciro con una pistola giocattolo? “Non lo so”. Suo figlio era travolto da queste amicizie da questo ambiente? “Non lo so, non lo so. Ma comunque non si può morire a 17 anni così”. Luigi lavorava in una pizzeria, come “messa in prova”. Il padre è ai domiciliari.

 

 

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