Tammaro a casa, sfrattato (tra i carabinieri) dai suoi e dall’opposizione. Si insedia il Commissario Prefettizio

CERCOLA – Di andarsene a casa, perchè non voluto dal Conislgio comunale ormai si è abituato. Perchè già una volta l’ormai ex sindaco Pasquale Tammaro fu mandato a casa dopo le dimissioni del consiglio comunale. Correva l’anno 2007 e dopo appena sei mesi di amministrazione targata Tammaro, i Consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, si dimisero per mandarlo a casa. Stessa scena. E’ finito tutto nel peggiore dei modi. “Cacciato” dalla sua stanza e dal “suo” palazzo, dagli uomini della sua squadra. Finisce tra i carabinieri che ontrollano le azioni di cambio della serratura degli uffici e i dipendenti comunali che quasi gli vietavano l’ingresso, l’esperienza contestatissima di Pasqua Tammaro a sindaco di Cercola. Unidci consiglieri comunali (8 di minoranza e 3 della maggioranza) hanno consegnato nelle mani del segretario generale del COmune Giorgio Ricci, le dimissioni, defenestrando l’ex primo cittadino. Per la maggioranza si son dimessi i pidiellini Diego Maione, Antonio Forte ed Anna Santoro. Dall’opposizione sono giunte le dimissioni di Salvatore Grillo, Vincenzo Barone, Mario Paudice, e Riccardo Meandro (per la prima volta il Pd compatto), di Salvatore Roffo e Vincenzo Fiengo (dell’Api); del socialista Luigi Di Dato e di Antonio Romano (Cercola Città). Assenti, il presidente del COnisglio comunale Giuseppe D’Ambrosio e i “responsabili” Vincenzo Esposito , Dante Capezzuto, Orazio Pandolfi e Antnio De Michele. In queste ore, si insedierà il Commissario nominato dall Prefettura di Napoli , coadiuvato da due sub commisari che traghetteranno la città di Cercola fino alle prossime elezioni di maggio.

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