Sul Lungomare Caracciolo è di scena lo Strit food, il cibo di strada targato Na

street food

“Venghino signori, venghino”. Al Lungomare di via Caracciolo, uno dei posti più incantevoli dell’universo è di scena il “cibo di strada”. Apecar, roulotte e truck sforneranno pietanze alla prima edizione del Napoli Strit Food Festival, che si aprirà alle 17 di venerdì prossimo, 22 maggio, sul Lungomare Caracciolo. La connotazione partenopea traspare sin dal naming «strit» che mette in evidenza, evidenziano gli organizzatori, «l’anima dell’evento che nasce e vuole crescere nel cuore della città». «Napoli deve riprendersi il suo ruolo centrale nello street food – si sottolinea in una nota – qualcosa che affonda le radici nella tradizione partenopea con la pizza a portafoglio, paste cresciute ma anche sfogliatelle e babà. Il festival sarà anche un modo per lanciare un messaggio, ovvero quello di ripudiare il junk food e recuperare l’immenso patrimonio culinario della nostra terra, qualcosa che affonda le radici circa tre secoli fa. Perché il cibo è amore, ingegno, cultura, aggregazione ma allo stesso tempo è motore dell’economia».  Saranno circa 20 i partecipanti provenienti da Campania, Lazio e Puglia. Non mancheranno le pizze ‘a portafoglio’, le pucce salentine, le mozzarelle di bufala, così come il caffè e la pasticceria napoletana. Gli amanti del cibo saranno intrattenuti da animazione tutta la giornata, uno spazio dedicato ai bambini e altre iniziative. Napoli Strit Food Festival chiuderà i battenti domenica 24 maggio, dopo aver messo in mostra anche le «Mobile Food Machines», sei prototipi di attrezzature ibride a configurazione variabile per il consumo del cibo di strada, lavoro di circa 150 studenti del Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II.

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