San Sebastiano al Vesuvio – L’Arkanon condannata a pagare 80 mila euro per canoni di locazione mai corrisposti. Botta e risposta tra Manzo e il sindaco Sannino

Con sentenza n 1494/2017 del 20/06/2017 il Tribunale di Nola ha condannato l’Arkanon s.r.l al pagamento di circa 80 mila euro al comune di San Sebastiano al Vesuvio per canoni di locazione mai corrisposti dal mese di ottobre a giugno 2015.

Sulla vicenda è intervenuto il capogruppo del Popolo di San Sebastiano, il consigliere di opposizione Rino Manzo, che si è scagliato contro l’amministrazione comunale ed il sindaco Sannino, all’epoca dei fatti assessore al bilancio del comune vesuviano: “Ricordate la questione dell’Arkanon, la società che occupava il primo piano dell’ex municipio di fronte alla chiesa di San Sebastiano al Vesuvio? – ha detto Manzo – Ebbene, è stata pubblicata una sentenza che stabilisce che l’Arkanon deve al Comune di San Sebastiano circa 80.000 euro per canoni di locazione non pagati! Quando all’epoca Salvatore Sannino era assessore al patrimonio, ho denunciato decine di volte la cosa. L’assessore Sannino e l’ex sindaco Pino Capasso non hanno mai voluto fare niente per recuperare quei soldi, perché loro erano abituati a regalare gli immobili comunali agli amici!

Poi, quando si sono dimessi in massa per le elezioni regionali, si è insediato il Commissario Prefettizio Santoriello al quale ho esposto la questione e al quale ho sollecitato un intervento. Così grazie ai miei solleciti è stato conferito l’incarico all’avvocatura comunale per chiedere il recupero delle somme. Ora, come detto, è stata pubblicata la sentenza che mi dà ragione e consente a voi cittadini di recuperare 80.000 euro da una società che occupava un vostro immobile senza pagare! Ma c’è ancora altro da fare. Bisogna recuperare i circa 40.000 euro di utenze che l’Arkanon non ha pagato. Salvatore Sannino, da assessore, ha chiuso gli occhi davanti l’evidenza e ha evitato di recuperare i soldi…PERCHE’? E soprattutto: ora che farà?Recupererà le utenze non pagate o, come sempre, farà finta di niente?

Dal canto suo il sindaco Sannino non si è sottratto a raccontarci la sua versione dei fatti e a rispondere alle accuse del consigliere Manzo: “Innanzitutto la controversia non segue ad una occupazione abusiva dell’immobile, ma ad un azione di sfratto per morosità nell’ambito di un regolare contratto di locazione di cui la Arkanon è stata contraente a seguito di una procedura ad evidenza pubblica svolta dal Comune nel 2012 a seguito di approvazione del nuovo Regolamento per la gestione del patrimonio voluto dall’Amministrazione Comunale. – ha chiarito il primo cittadino Salvatore Sannino – Nel corso del contratto (Tra il 2014 e 2015) è insorta controversia tra Arkanon e Comune, in quanto quest’ ultima lamentava la presenza di infiltrazioni di acqua nei locali fittati e chiedeva lo scomputo dei danni dall’importo del canone. Il Comune ha sempre contestato tale tesi e tra aprile e giugno 2015 ha accertato e contestato la situazione debitoria a carico di Arkanon, intimando il pagamento. Nel mentre interveniva il Commissario Straordinario che, avendo rilevato la mancata risposta da parte di Arkanon alle contestazioni del Comune, procedeva ad avviare le azioni giudiziali.Lo sfratto avveniva nel maggio 2015. Ma la nuova insediata Amministrazione Comunale proseguiva il giudizio per ottenere la condanna della Arkanon al pagamento dei canoni di locazione non corrisposti. Durante tale giudizio sono stati proprio gli Uffici Comunali a ribattere punto per punto (quali CTP) alla Consulenza Tecnica di Ufficio del Tribunale che in un primo momento accoglieva molte eccezioni della Arkanon, convincendo così il Giudice circa la legittimità della posizione dell’Ente( comunque non integralmente accolta, per cui la sentenza non è ancora passata in giudicato). Si evidenzia, quindi, che la causa non è conseguenza della concessione gratuita di un immobile ad un soggetto , ma rientra in una ordinaria dinamica di contratto di locazione, che ha visto una delle parti (la Arkanon) essere inadempiente e l’altra parte (Il Comune) esercitare tempestivamente tutte le azioni a tutela dei propri diritti. L’Amministrazione- da sempre attenta alla legittimità dell’azione amministrativa- ha agito nel rispetto del norme e dei tempi di procedimento necessari ( prima delle azioni legali vi sono le messe in mora) e continuerà anche per il futuro a tutelare gli interessi dell’Ente , in attuazione della sentenza emessa dal Tribunale di Nola“.

Enzo Piccirillo

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