San Giorgio a Cremano – Consiglio comunale ad alta tensione

San Giorgio a Cremano.  E’ stato un intenso consiglio comunale quello che ha avuto luogo nelle Sale delle Adunanze Consiliare del palazzo governativo sangiorgese. I temi da trattare erano moltissimi, tra interrogazioni, mozioni, variazione al bilancio di previsione, regolamento per la concessione dell’uso della Sala Consiliare ed il riconoscimento di un numero spropositato di debiti fuori bilancio.

Il buongiorno si vede dal mattino, infatti ancor prima di addentrarsi nelle discussioni all’ordine del giorno, il consigliere Di Marco ha innescato un botta e risposta con il presidente del consiglio comunale, Giordano, riguardo gli orari di inizio di commissioni e consigli comunali: spesso, infatti, l’orario di inizio dei lavori in consiglio, segnato dall’appello dei presenti, viene posticipato rispetto a quanto accade in commissioni, i quali appelli vengono effettuati all’orario preciso.  A tal proposito il presidente del consiglio ha affermato che chiederà, tramite nota da inviare a tutti i capogruppo, di uniformare la metodologia delle commissioni a quelle dei consigli.

Interrogazioni

Quattro sono state le interrogazioni poste all’attenzione della giunta.

La prima, a firma del consigliere di maggioranza Sansone, tratta della problematica della pubblica illuminazione a cui il vice sindaco Carbone ha risposto che “non c’è una tempistica precisa per la risoluzione del problema, ma che molto si potrà fare con gli accordi quadro per poter essere più flessibili nei tempi ed a breve ci sarà una delibera di giunta sull’argomento, allo scopo di avere una ditta sul territorio pronto a intervenire”. Questa risposta non ha soddisfatto il consigliere che ha stoccato la giunta, ricordando anche altri problemi ormai atavici, come “le deiezioni canine ormai diventate arredo urbano”.

Il consigliere Mignano ha interrogato la giunta riguardo il servizio di inclusione socio-cooperativa di persone con disturbi psichici ricevendo rassicurazioni dall’assessora Chianese: ” Abbiamo agito secondo legge”.

Ultime due interrogazioni sono a firma, rispettivamente di Tremante e Di Marco: la prima concerne la difficile situazione della raccolta differenziata, ciò lo si evince dai numeri, da oltre il 60% al 49,3% odierno, cui il governo Zinno non ha ancora posto rimedio, come affermato dallo stesso primo cittadino: “Una fascia di cittadini abbastanza cospicua non fa la differenziata come si deve, bisogna trovare un metodo ed occorre intervenire sulla coscienza civile delle persone”; la seconda riguarda alcune opere in città rimosse e mai rimesse al loro posto, come la Dea Trifase di Giuseppe Antonello Leone, posta al centro della piazzetta del Carmine al Pittore, ora sostituita da un ulivo; riguardo suddetta opera l’assessore De Martino ha comunicato i presenti che è stata spostata al deposito di via galante, poiché sussistevano motivi di cedimento e che si sta provando a catalogare tutte le opere dell’Ente per avere chiaro il quadro della situazione.

Mozioni

Le due mozioni, a firma pentastellate, riguardanti il Presidio Ospedaliero e Nosocomio Dentale, sono state approvate all’unanimità dei presenti, seppur la prima con una piccola modifica richiesta dalla maggioranza.

Il sindaco Giorgio Zinno ha informato di aver chiesto, per ben tre volte, al Presidente della Regione Vincenzo De Luca di poter permettere a coloro che ne hanno bisogno di usufruire del pronto soccorso dell’Ospedale del Mare, non appena questo sarà operativo, poiché ricordiamo per competenza di Asl ora i sangiorgesi sono costretti a rivolgersi al presidio di Boscotrecase o in alcuni casi presso il Loreto Mare.

Niente di nuovo, per quel che riguarda il Nosocomio Dentale, se non l’impegno dell’amministrazione comunale di attivarsi una volta che la curatela fallimentare avrà sciolto ogni riserva circa i proprietari della struttura.

Variazione al bilancio di previsione

L’assenza dei revisori dei conti ha innescato un fortissimo dibattito tra il consigliere Russo e l’assessore Goffredi inasprendo un clima che fino a quel momento sembrava abbastanza disteso.

“E’ una semplice variazione contenente aggiustamenti, con un lieve aumento di spesa per un paio di capitoli che si compensano con il risparmio in altri, non si intaccano gli equilibri di bilancio”- afferma l’assessore al bilancio.

Questo dibattito è stato il preludio dello sfogo in assise del portavoce grillino Cascone, il quale durante alcuni chiarimenti a riguardo, si è rivolto verso la giunta ed il presidente del consiglio comunale, in modo non consono, lasciando l’aula.

La variazione è stata approvata con 14 voti favorevoli.

Roberto Liucci

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