“Rigenerare la politica”: gli aspiranti sindaco parlano di lotta alle Camorre in un bene confiscato alla criminalità organizzata … ma il Senatore Cuomo diserta il dibattito

È cominciato con un minuto di silenzio, per onorare le vittime della strage di Capaci, “Rigenerare la Politica“: l’evento organizzato a Villa Fernandes, bene confiscato alla criminalità organizzata, da Collegamento Campano contro le Camorre, per fare delle proposte ai candidati sindaco di Portici, cittadina vesuviana chiamata al voto amministrativo il prossimo 11 Giugno.

Leandro Limoccia, presidente del presidio locale di Collegamento Campano contro le Camorre e promotore dell’evento, ha così esposto 18 proposte agli aspiranti sindaco in materia di Legalità, contrasto alle Mafie, inclusione sociale, sostegno ai più deboli, trasparenza e partecipazione politica, chiedendogli di firmare poi un documento da attuare durante il prossimo mandato di governo cittadino: “Rigenerare la politica – ha detto Limoccia – vuol dire liberare le energie del cambiamento per una politica mite che vada contro quella di potere”.”I giornali ci parlano di troppi sindaci, assessori e consiglieri arrestati per corruzione.– ha continuato Antonio d’Amore di Libera – Giusto quindi organizzare un evento del genere e porre delle domande importanti ai nostri amministratori locali. Questi incontri sono fatti per dimostrare che non siete soli“.

C’é una sedia vuota tra gli ospiti al banchetto, posto ai piedi della magnifica villa in stile liberty, dove tempo fa venivano decise le azioni criminose del clan Rea. Soltanto tre candidati a sindaco, infatti, hanno accettato l’invito; uno, invece, ha preferito declinare: il Senatore Enzo Cuomo che, poche ore prima dell’iniziativa, ha dichiarato alla stampa di non voler partecipare a confronti pubblico coi competitors, dati i toni forti e aspri di questa campagna elettorale.

Ad iniziare il confronto Giovanni Erra, candidato sindaco per il M5s, che ha così esposto alcuni punti del programma elettorale in materia di Legalità e Trasparenza: “Essere un buon amministratore, far quadrare i conti e avere una visione di quello che sarà Portici tra 5 anni: queste sono le cose che riteniamo indispensabili per il buon governo della città. I semi della Portici che sarà vanno gettati in questa fase. Fino ad oggi c’è stata una visione di città che non ci piace… perché tesa a favorire i privati: vedesi l’affidamento della piscina comunale, del servizio delle strisce blu, dei parcheggi interrati affidati per 30 anni. Quella avuta fino ad oggi non é una visione di città che mette al centro i cittadini. Basti pensare che dal 2011 in poi le amministrazioni susseguitesi hanno fatto il contrario di quelle cose sancite da un referendum e quindi dalla volontà popolare in materia d’acqua pubblica. Noi abbiamo un’altra idea di città: noi vogliamo il reddito di cittadinanza, come in altri comuni governati dai 5 stelle, dove questa proposta è già realtà. Noi dobbiamo recuperare risorse, che ci sono, da destinare a chi ne ha davvero bisogno. Destinando ad esempio l’8×1000 per l’edilizia scolastica. Noi puntiamo a combattere ogni tipo di ludopatia con “Portici no slot”. Si parla di Trasparenza e Partecipazione quando non ci vengono concessi da otto mesi i documenti di Leucopetra. Stiamo ancora aspettando la diretta streaming del consiglio comunale. Stiamo aspettando il Wi-Fi pubblico, quando mi sembra che alcuni dei nostri dirigenti siano stati economicamente premiati per una cosa che ora non c’è“.

Salvatore Iacomino, invece, candidato sindaco per il CentroSinistra capeggiato da Sinistra Italiana, ha sottolineato l’impegno profuso dalla scorsa amministrazione per la riassegnazione della stessa villa Fernandes, secondo i principi della legge Rognoni-la Torre che disciplina la destinazione sociale dei beni confiscati alle Mafie: “Qualcuno si inventò che questo bene dovesse essere una struttura produttiva che andasse assegnata a qualcuno. Ad un privato. Ed effettivamente fu data a qualcuno: ad un ente religioso con l’intento di trasferire Portici dall’Asl Napoli 1 alla Napoli 3. Questa operazione serviva per allocare in questa struttura un centro di dipendenza per tossicodipendenti gestito da un ente religioso di Pompei. Noi abbiamo sventato questa operazione che rischiava di svendere la salute pubblica dei cittadini. Portici in questo momento ha 3 problemi importanti: 15 milioni in meno di trasferimento di bilancio corretto da parte dello Stato; le casse comunali in predissesto; e un apparato dirigenziale che non è in grado. La legge Bassanini va cambiata: non bisogna sottovalutare la macchina burocratica. Lo dimostra questa campagna elettorale che abbiamo un apparato schierato, dove figli e fratelli di funzionari e dirigenti sono candidati nella coalizione di chi immagina il Comune come proprietà privata. Bisogna portare al centro della Città la casa comunale, per una migliore Partecipazione e Trasparenza: cosa che farò un minuto dopo la mia eventuale elezione. Col concorso di tutti noi ce la possiamo fare. Uno dei punti essenziali per risparmiare e creare ricchezza in questo comune, credo sia la risistemazione di Leucopetra, da pensare come una multiservizi“.

A concludere il dibattito l’avvocato Riccardo Russo, da anni promotore sul territorio della mensa del buon samaritano e di corsi professionali per minori e giovani in difficoltà: “Non è possibile che dopo i sacrifici di Falcone e Borsellino stiamo parlando ancora di lotta alle Mafie, alla Corruzione. Bisogna tutelare i valori della convivenza civile. Lo stato e gli enti locali dovrebbero stringersi intorno alla sofferenza degli ultimi. I valori espressi stasera io li coniugo in maniera diversa. Bisogna prevenire la marginalità dei minori a rischio; reprimere chi ancora delinque; parlare di bellezza agli ultimi; insegnare la bellezza ai figli dei camorristi. Con la Cultura e col Turismo si investe nel capitale umano per portare anche ad una ricchezza economica. Tutto questo crea indotto, lavoro, armonia. Immagino lavori socialmente utili per chi ha problemi economici, cercando dunque di rispettare la dignità di chi è in difficoltà. Noi istituiremo un Assessorato alla felicità, gestito a rotazione da chi proviene dalla Periferia, perché tutti abbiamo bisogno di essere felici. Da trent’anni parliamo di queste cose in campagna elettorale ma non succede mai niente. Bisogna iniziare un vero e proprio cambiamento per rispettare la memoria di chi è morto per questo paese“.

Conclusa la manifestazione, i tre candidati sindaco hanno sottoscritto il documento redatto da Collegamento Campano contro le Camorre, impegnandosi a combattere l’illegalità e la Povertà durante il prossimo mandato di governo cittadino.
Dario Striano

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