Rifiuti speciali nell’ecomostro del “mercato” di Portici. L’associazione Borgo Antico chiede una riqualificazione dell’area

C’è di tutto negli ambienti dell’ecomostro più comunemente denominato “Mercato Coperto“: da scheletri di elettrodomestici, ad escrementi umani e di animali; da sacchetti dell’immondizia a rifiuti speciali; da travi e materiali edili a vecchi tentativi di insediamento da parte di popolazioni nomadi.

La struttura di via Arlotta, realizzata da decenni, e finora mai inaugurata, versa sempre più in condizioni di degrado, rispecchiando la situazione difficile che interessa l’intera area mercatale: il Centro Storico di Portici, una volta cuore pulsante della vita economica della città della Reggia, attualmente “zona di periferia” nonostante divida in due il comune vesuviano.

Le tragiche condizioni in cui versa l’edificio, nei cui interni “regnano” magazzini sottoposti a sequestro, e cumuli di rifiuti avevano spinto negli anni ad ipotizzare il parziale abbattimento della struttura, che ha beneficiato (ai sensi della legge 208/98) di un finanziamento CIPE di 3.098.741,39 euro, ridotto successivamente, a seguito dell’aggiudicazione dei lavori, a 2.664.861 euro. L’ipotesi dell’abbattimento è stata però accantonata per la possibile insorgenza di oneri nei confronti del CIPE, e di responsabilità per danno erariale. Da qui le varie manifestazioni d’interesse della Giunta Marrone, poi sfiduciata, che, però, non hanno portato a nessun risultato.

Un grido d’aiuto in settimana è stato lanciato da Antonio Lippolis, presidente di “Borgo Antico“, associazione che da anni si batte per la valorizzazione dell’asse viario che comprende il Centro Storico di Portici e dell’ecomostro sito nel cuore del Mercato: “Mi aspetto che la nuova amministrazione riparta veramente dalla riqualificazione della struttura. Una struttura finita ma mai aperta che rispecchia la fase difficile del commercio porticese e frutto della cattiva gestione politica, per quanto riguarda l’area mercatale, dagli anni 80 fino ad oggi. Dalla rivalorizzazione dell’ecomostro parte quella dell’intero Centro Storico. Bisogna trovare una soluzione per bonificare e riqualificare l’immobile“.

Dario Striano

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