Raccolta indifferenziata, risparmiati oltre 300mila euro a Sant’Anastasia 

Sant’Anastasia – L’assessore Ciro Pavone (Ambiente): “Obiettivi importanti per
quest’anno: dai cambiamenti che saranno apportati al calendario dei
conferimenti all’installazione di un ecocompattatore”.

Il sindaco Carmine Esposito: “Oltre a tagliare i costi dobbiamo anche
pensare a renderci autonomi, con impianti sul territorio”.

Il costo dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati per l’anno 2021,
grazie al lavoro per ridurre la stessa frazione secca, sensibilizzando i
cittadini sulla corretta separazione dei rifiuti, è sensibilmente
diminuito: se nel 2019 (anno di riferimento per la Tari pagata nel 2021)
i costi ammontavano a più di un milione di euro e le tonnellate smaltite
erano quasi seimila, quest’anno, nonostante i costi di smaltimento per
tonnellata che il Comune deve pagare siano aumentati, la riduzione della
frazione secca ha portato al risparmio di oltre 330mila euro. “Tutto ciò
vuol dire – spiega l’assessore Pavone – che questa riduzione la
ritroveremo in bolletta nel 2023 e che, già quest’anno, per effetto dei
risultati ottenuti nel 2020, i costi dello smaltimento diminuiranno”. In
arrivo, sul fronte delle politiche ambientali, ci sono molte novità:
l’installazione di un ecocompattatore, campagne di sensibilizzazione,
riorganizzazione dei conferimenti. “Abbiamo intanto, con tutto il lavoro
già fatto, ridotto di oltre il 50% la quantità media di rifiuti
indifferenziati prodotti rispetto ai cinque anni precedenti, passando da
oltre 500 tonnellate mensili ad una media che si attesta sulle 230
tonnellate”.

 

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.