QUESTIONE SO.FI.COOP – Il primo sfratto esecutivo non è stato eseguito, ma solo rinviato. L’intervento del Movimento 5 Stelle

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Somma Vesuviana – Lo sfratto del primo appartamento non è stato reso esecutivo, ma per ora solo rinviato. Alle 9.30 circa si sono presentati in Via Milano l’Ufficiale giudiziario Loredana Piccolo, il Delegato alla vendita Daniela Nappi e il Custode giudiziario avv. Di Palma Aniello. Ad attenderli dalle 7 di stamattina , nell’area antistante il palazzo So.Fi.Coop.,  oltre alla famiglia interessata dal provvedimento, una civile adunata di promissari acquirenti vessati dal dramma abitativo, di queste case pagate e mai acquisite in proprietà insieme al loro legale Gianluca Annicelli. Intervenuti anche una pattuglia dei Carabinieri e, subito dopo, il Comandante della Stazione Carabinieri di Somma Vesuviana, Maresciallo Raimondo Semprevivo. Notificato alla famiglia il rinvio della data di sfratto al giorno 20 ottobre, mentre per altri 13 appartamenti le date di sgombero sono previste per il 18 e il 20 ottobre 2016. “Scongiurati gli imminenti sfratti per i residenti delle palazzine di via Milano a Somma Vesuviana. Ora è necessario trovare una soluzione che eviti definitivamente la cacciata delle oltre 50 famiglie truffate dalla Soficoop”. E’ quanto affermano il senatore del Movimento 5 Stelle, Sergio Puglia, e il consigliere regionale Gennaro Saiello,  commentando la decisione dell’ufficiale giudiziario di rinviare lo sgombero di una famiglia, previsto per ieri, al prossimo 20 ottobre. “Il nostro obiettivo – spiegano Puglia e Saiello – è intraprendere un percorso istituzionale dove far approdare la complessa vicenda e cercare delle soluzioni concrete”. “I residenti delle palazzine di via Milano – sottolineano –  pur avendo pagato buona parte della cifra pattuita per l’acquisto degli appartamenti in cui vivono, rischiano di essere messi alla porta perché chi ha edificato quelle abitazioni lo ha fatto su suoli mai espropriati, con la connivenza del Comune di Somma Vesuviana che avrebbe dovuto fare da garante dell’intera operazione”. La vicenda nelle settimane scorse è approdata in Parlamento grazie a una interrogazione presentata al Governo dal portavoce al Senato Puglia. “E’ paradossale che nel contenzioso tra il Comune e la Soficoop, oggi in liquidazione – scrive nell’atto Puglia -, a farne le spese debbano essere i cittadini, che intanto hanno visto le case che hanno pagato e nelle quali sono cresciuti, finire all’asta”. Sulla stessa linea si sono mossi i consiglieri regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello e Vincenzo Viglione che ieri sono riusciti a trovare la disponibilità di tutte le forze politiche in Consiglio regionale nel sostenere un ordine del giorno che impegna “la Giunta regionale a verificare una possibile composizione bonaria della controversia con l’istituto erogatore dei mutui e la società ed istituire un tavolo tecnico con la partecipazione di tutti i soggetti ed  enti interessati e promuovere ogni azione risolutiva della vicenda”.

Anna Coppola

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