Puliamo il Mondo, l’iniziativa si chiude con “l’operazione Vesuvio”

Dalla pulizia delle aree e sentieri dei parchi nazionali alla riqualificazione dei giardini e aree verdi delle città alla pulizia delle spiagge e dei fondali marini. Cittadini, rifugiati, comunità di immigrati, dipendenti delle aziende green, studenti e bambini delle scuole: oltre 30mila i volontari impegnati a ripulire e riqualificare dai rifiuti abbandonati in oltre 350 aree, con la partecipazione entusiasta di centinaia di scuole. Sono i numeri dell’edizione numero 25 di Puliamo il Mondo, la più grande iniziativa di volontariato ambientale organizzata da Legambiente in collaborazione con la Rai. Stamattina iniziativa a Boscotrecase all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio colpito quest’estate dagli incendi. Con lo striscione “Non scherzate con il fuoco” cittadini, bambini, rappresentanti delle forze dell’ordine e sindaci. «Abbiamo voluto chiudere la settimana di Puliamo il Mondo sul Vesuvio – commenta Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania – per tenere accesi i riflettori sull’area protetta devastata quest’estate da fiamme criminali. C’è bisogno di una responsabilità condivisa e collettiva tra cittadini, associazioni, Enti Istituzionali centrali e locali per intensificare e vigilare al tempo stesso sugli interventi di rinaturalizzazione, di bonifica e riqualificazione dell’area protetta e assicurare efficaci attività di previsione, allerta e allontanamento laddove sussistano condizioni di rischio. Le tragedie del passato, da Sarno a Nocera, dimostrano che dopo le ceneri è forte il rischio del fango».

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.