PRONTI I LICENZIAMENTI ALLA MIBEX la crisi dell’azienda perà non rientra nell’agenda politica dei candidati a Somma Vesuviana

Somma Vesuviana – In città non si parla che delle elezioni, delle dimissioni del candidato del Pd, del silenzio del Pd, del comandante dei carabinieri, da tutti ritenuto persona perbene e integerrima, ma accusato dai politici locali (uno per la verità che ha inviato al prefetto la lettera di un suo amico che sarebbe stato “consigliato” dal comandante della locale stazione dell’arma a non presentare la sua candidatura), ma tutti dimenticano quella che per anni assieme al baccalà, all’agricoltura, all’edilizia (troppe volte legata alla camorra) ha rappresentato non solo per Somma Vesuviana un’occasione di sviluppo: quela che era una volta la Fag, oggi Mibex. Sì, perché sono già pronte le lettere di licenziamento per 70 lavoratori della Mibex di Somma Vesuviana, mentre intanto è scattato lo sciopero ad oltranza nel tentativo di provare a riaprire una trattativa che finora non è riuscita a garantire il posto ai 70 padri di famiglia che adesso sono ad un passo dal finire in strada. Insomma, davanti ai cancelli dell’azienda di via San Sossio la tensione è ora altissima. “Le organizzazioni sindacali e la funzionaria della Regione Campania hanno tentato in tutti i modi di convincere l’azienda a trovare soluzioni alternative ai licenziamenti. Tutto ciò non è stato possibile e 70 lavoratori stanno per perdere il posto di lavoro. Si tratta di lavoratori giovani con famiglie monoreddito, tutto questo in un territorio come quello di Somma Vesuviana già colpito duramente dalla crisi industriale e dalla disoccupazione” hanno fatto sapere, in una nota congiunta, Fim, Fiom, Uilm e Failms che lamentano anche la totale assenza dell’argomento dall’agenda politica dei candidati a sindaco

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