Profughi e migranti, in arrivo tra somma vesuviana, pomigliano d’arco e ercolano

Cinquantacinque milioni di euro spesi dalla Regione Campania tra il 2011 e il 2012 per ospitare 5000 migranti sono finiti ad associazioni che non avevano nemmeno esibito i certificati antimafia. E ancora, rette da 40 euro al giorno a persona pagate ai titolari dei centri (associazioni e alberghi) dove pernottavano gli immigrati, per lo più africani, senza nemmeno essere sicuri del numero di soggetti ospitati; infine, pocket money da 2,50 euro al giorno per ogni migrante elargiti, attraverso una società fornitrice, senza che i beneficiari firmassero le relative ricevute. L’inchiesta di Roberto Russo sul Corriere del Mezzogiorno è purtroppo chiarissima. Cifre alla mano, intorno ai migranti e ai flussi c’è un vero e proprio business. Una situazione così grave, a giudizio dell’Autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, da spingere i commissari a inviare i risultati dell’indagine (condotta dalla Guardia di Finanza) alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. Un centinaio di immigrati sono in arrivo a Somma Vesuviana. Ad annunciarlo è il sindaco Pasquale Piccolo che ha comunicato ai cittadini quanto emerso nel corso della riunione con il prefetto di Napoli a cui erano stati convocati diversi sindaci dal territorio tra cui anche Lello Russo di Pomigliano d’Arco. Entro pochi mesi ne arriveranno sul territorio Sommese (altri a Pomigliano d’Arco e Ercolano) circa cento (l’accordo Anci/Governo ne prevede 2, 5/3 ogni mille abitanti), l’ormai ex sindaco di Somma Vesuviana Pasquale Piccolo ha scritto sulla sua pagina social: “Nella riunione tenutasi in Prefettura l’11 gennaio scorso. il Prefetto di Napoli, su mandato del Ministro dell’Interno, ci ha comunicato che da qui a qualche mese dovremo obbligatoriamente accogliere circa 100 migranti (3 per ogni 1000 abitanti). Pur considerando l’aspetto umano e che tra queste persone ci sono donne e minori, ho espresso a Sua Eccellenza le mie perplessità da un punto di vista logistico, anche se la città saprà sicuramente dimostrare il suo altruismo”.

“Migranti di lusso. I due volti del Mediterraneo, crocevia dei viandanti”

Lo strano destino del migrante ai giorni nostri è quello di essere vittima non soltanto della disperazione della sua terra, ma anche della crisi del mondo occidentale. Infatti, chi migra lo fa quasi sempre per paura, fame, bisogno o guerra e lo fa con la speranza di trovare un porto sicuro, un luogo nel quale realizzare il proprio progetto di vita. “Migranti di lusso. I due volti del Mediterraneo, crocevia dei viandanti”, edito da Diogene Edizioni (Campobasso, 2016) è un libro di Salvatore Principe e Nunzio Saviano in cui i due autori si interrogano sul problema della migrazione, sulle motivazioni che spingono coloro che partono a lasciare la loro terra natia, i loro affetti, il loro retaggio, e d’altro canto si chiedono se le scelte, dei paesi europei dove queste persone sono loro malgrado dirette, siano davvero efficaci ed adeguate. All’immigrazione si guarda solitamente in termini collettivi e assoluti: eppure quello dell’immigrazione è in ogni caso il viaggio di una persona sola, la cui storia è sempre diversa da quella del proprio compagno, foss’anche una madre o un fratello. Salvatore Principe e Nunzio Saviano, raccontano di due uomini, di due mondi diversi, dei loro volti, che s’incontrano nelle speranze, nelle ambizioni e nelle prospettive, differenti eppure uguali di ogni migrante del Mediterraneo.

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.