Prima di scomparire la Provincia di Napoli targata Cesaro, sforna le “baby sitter con il certificato”al costo di 200 mila euro affidati a due coop di San Giorgio e Portici

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Prima di scomparire, sostituita dalla città metropolitana, la Provincia di Napoli sfornerà le baby sitter col bollino blu. Doc, o certificate che dir si voglia, ed inserite in un apposito elenco a cura dell’ente locale di Piazza Matteotti. Saranno trenta, per la precisione. Con loro, in un altro elenco, anch’esso della Provincia, stanno per arrivare 18 “Tagesmutter”. Parola tedesca che vuol dire “mamme di giorno”. Le baby sitter e le tagesmutter garantite dalla Provincia saranno in elenco il prossimo autunno, a conclusione dei due corsi di formazione finanziati per circa 200.000 euro dalla Regione Campania, su fondi europei, ed affidati, si apprende dal bando consultabile in questi giorni sul sito ufficiale dell’ente locale, all’associazione Multimediaform ed alla cooperativa Baby Lab. La prima ha sede a Portici e nasce tredici anni fa come società informatica. Attualmente è una delle aziende il cui nome compare più spesso nel mercato dei corsi di formazione professionale. Baby Lab, la cooperativa, ha sede a San Giorgio a Cremano. Il corso di formazione è gratuito per le allieve. Idem quello per le tagesmutter, possono partecipare alla selezione le candidate che abbiano tra i 18 ed i 50 anni e che risiedano in uno dei Comuni previsti dagli ambiti territoriali indicati nell’avviso pubblico. Il primo vede come capofila Sant’Antimo, roccaforte elettorale dell’ex presidente della giunta provinciale, Luigi Cesaro. Poi:  Casandrino, Frattamaggiore, Frattaminore e Grumo Nevano. Il secondo ambito territoriale fa riferimento a Torre Annunziata. Ne fanno parte anche Boscoreale, Boscotrecase e Trecase. Terzo ambito: Sorrento, Massa Lubrense, Piano e Sant’Agnello.

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