PREMIO MASSIMO TROISI – Tra rilancio e polemiche torna in città il Premio titolato a Massimo che diventa anche un murales

San Giorgio a Cremano – Nuovo Consiglio di amministrazione (presidente per la seconda volta del Premio Massimo Troisi, che non è più osservatorio sulla comicità, è stato nominato Salvatore Petrilli) e rilancio per l’istituzione che ha spedito la città di Troisi nel panorama della comicità italiana per la trovata che fu dell’ex sindaco Nando Riccardi. Il sindaco Giorgio Zinno punta molto sull’istituzione comunale del Premio Massimo Troisi e sul legame con l’attore internazionale, al punto di scomodare Jorit Agoch per realizzare sulla facciata del Palaveliero un murales che ricordi vita morte e miracoli di Massimo Troisi, nonostante non sembrino del tutto sedate le polemiche tra il Municipio Sangiorgese e la famiglia Troisi. Gran parte dei parenti dell’attore, infatti, pare abbiano preso le distanze (nuovamente) con l’istituzione comunale, che nel concerto di Renzo Arbore con l’Orchestra Italiana ha segnato il rilancio del premio da anni in decadimento. Tutti parlano di una lettera (non se ne ha traccia) i  cui la famiglia Troisi avrebbe preso le distanze dal Premio. In città però non si pensa ad altro. Il murales di Jorit Agoch, infatti, non è che una delle iniziative dell’amministrazione per legare, fuori dalle polemiche, la città all’attore e segn l’inizio di un nuovo percorso. “Stiamo ragionando sulla possibilità di inserire tra le categorie in concorso – spiega il presidente dell’Istituzione, Salvatore Petrilli – anche quello sul miglior graffito dedicato a Massimo Troisi. I giovani sono una risorsa per la città ed è su di loro che vogliamo investire per far tornare il Premio un grande evento dedicato all’attore e regista che amava ricercare e promuovere i talenti”.

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