Portici verso il voto. Passo indietro dei grillini: il candidato sindaco è ancora da decidere, mentre Giovanni Erra se la prende con la stampa

Passo indietro dei Grillini porticesi: il candidato a sindaco è ancora da decidere! Lo afferma il M5s di Portici dopo che, nella giornata di ieri, è esplosa una polemica circa la candidatura di Giovanni Erra a primo cittadino, decisa da una assemblea di Ottobre mai portata a conoscenza della cittadinanza. Un nuovo caso Monza che rischiava di scoppiare qui nel vesuviano.

Durante la riunione grillina dello scorso autunno, presenziata dal Senatore Sergio Puglia, si sarebbe dato, infatti, avvio allo scrutinio dei voti per la nomina di un candidato sindaco in vista delle prossime elezioni amministrative. Una sorta di primarie interne, svoltesi in gran segreto alla città e alla stampa, che avrebbero incoronato con soli 10 voti, nuovamente, Giovanni Erra, già candidatosi a primo cittadino della città della Reggia nel 2013, non riuscendo ad ottenere neppure il seggio in consiglio.

A chiarire la situazione ci ha pensato proprio Erra con un commento al veleno contro alcuni organi di stampa sul suo personale profilo di Facebook: “Alcuni organi di stampa non perdono occasione per creare inutili polemiche, alimentata anche da invidie e protagonismi facili. Chi è il candidato del M5S per Portici? Manca ancora l’ultima parola. Di chi? Di tutti quei cittadini che si sono aggiunti in questi mesi, che ci stanno mettendo la faccia, la passione e l’energia per cambiare questa città. Chi partecipa ha il diritto di decidere. Da ottobre ad oggi, fortunatamente, si sono aggiunte altre splendide persone. Potevamo dire che era tutto già deciso, abbiamo preferito un percorso di consapevolezza e di partecipazione. Per noi questa è democrazia. La decisione la prenderemo insieme quando questo percorso arriverà al compimento. A noi l’Agorà della Democrazia, agli altri il palcoscenico della polemica“.

Mentre nei bar e nelle piazze i grillini porticesi discutevano del loro programma e sparavano a zero sugli “autoreferenziali centrosinistra locali”, si dimenticavano di annunciare alla città lo svolgimento delle “comunarie“. Mentre incontravano i giornalisti e annunciavano la designazione del candidato sindaco attraverso primarie interne, omettevano il verbale di Assemblea di Ottobre non garantendo la piena trasparenza alla cittadinanza. Da qui la notizia degli scorsi giorni di un nuovo caso Monza a Portici che, però, per gli attivisti a 5 stelle è dovuta, come sempre, “alla voglia di creare polemiche da parte di alcuni organi di stampa“.

Noi organi di stampa di chiediamo: se ci fosse stata piena trasparenza, la questione sarebbe mai stata sollevata dai giornali?: “Da considerare che il 9 gennaio Erra prendeva in giro la città annunciando “,faremo le comunarle” già fatte invece ad ottobre – ha commentato lo storico attivista, ora dissidente, Mario Di Masi – Erra, poi, paragona il modus operandi adottato a quello degli altri partiti…e dice che si è proceduto in maniera del tutto simile agli altri.Perfetto! Ma si da il caso che il Movimento “predica” tutt’altro. E’ nato per riportare i cittadini alla piena partecipazione alla vita politica, ritenendo che, proprio in questo i partiti tradizionali abbiano clamorosamente fallito. Quindi è la certificazione del fallimento del progetto a livello locale, l’uscirsene con un sostanziale ” così fan tutti”. Io auspicavo delle assemblee aperte di cittadini nelle quali si ci esprimesse liberamente su di un programma e poi sui candidati. Ancor più grave è l’affermazione di Erra ” La scelta dei candidati a sindaci è consiglieri è solo un atto formale per avere la certificazione della lista da Beppe Grillo”. Cioè lui candidamente si mette a derubricare a mero atto formale un passaggio così fondamentale per la vita di una comunità a livello locale. Mi sembra cosa inaudita. E quindi bisognerebbe chiedergli…le elezioni da lui cos’ fortemente volute ad ottobre tra pochi intimi cosa sono state, una messa in scena…delle primarie delle primarie? Poi Erra dice “i candidati avremmo potuto anche sorteggiarli”Siamo alle comiche finali. E’ questo il suo concetto di scelta dei candidati? E i criteri di competenza, di meritocrazia, di individuazione di precise capacità curricolari…vanno a farsi benedire?”

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