Portici verso il voto. I 5 stelle in trincea a Portici con i big del Movimento nazionali e regionali: “L’ultimo in produttività dei Parlamentari torna a Portici non rispettando il mandato”

Nessun apparentamento, nè super-coalizioni…soltanto un obiettivo: “liberare” Portici, con Giovanni Erra sindaco, dai governi di centrosinistra che hanno portato a due commissariamenti nel giro di 4 anni e al predissesto dell’ente comunale. Il Movimento 5 Stelle ha dato questa mattina avvio alla sua campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative del prossimo 11 Giugno. A sostenere la battaglia dei pentastellati i big del movimento nazionali e regionali, ed una folta platea di cittadini che ha letteralmente preso d’assalto la centralissima piazza San Ciro nonostante l’orario scomodo della manifestazione.

La sfida di Giovanni Erra riparte da tre punti cardine del programma elettorale: da una politica onesta e trasparente; dalla lotta agli sprechi e dalla capacità di programmare il futuro attraverso un urbanistica strategia urbanistica seria che rivaluti centro storico e fascia costiera della città del Granatello: “Il nostro obiettivo principale, fin da ora, sarà quello di restituire dignità ai cittadini di Portici. Dignità che è stata calpestata in tutti questi anni sotto l’oppressione di un malaffare che ha indossato maschere di imprenditori, politici, pubblici amministratori e loro faccendieri. Il nostro programma parte dal rilancio del mercato del centro storico e del Porto, cuore e anima di questo territorio dalle mille potenzialità che attende solo di spiccare il volo. Per attuarlo servono cittadini che mettano a disposizione della collettività le armi della competenza e dell’onestà”

Alla conferenza di stamane erano presenti anche il senatore Sergio Puglia, il deputato e presidente della commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, la capogruppo M5S al Consiglio regionale Valeria Ciarambino e il consigliere regionale Tommaso Malerba.

“Portici – ha dichiarato il senatore Puglia – ha un’occasione unica che non può lasciarsi sfuggire. Deve assolutamente sottrarre le immense risorse che ha a sua disposizione dalle mani della macchina di corruzione che l’ha gestita in questi anni. Per farlo, c’è bisogno che al governo della città ci siano dei baluardi di legalità. Solo così – sottolinea il senatore M5S – possiamo garantire che il denaro previsto e in gran parte già stanziato per bandi come il Lungomare vengano spesi fino all’ultimo centesimo attraverso un’operazione di trasparenza, evitando invece che alimentino ulteriormente la corruzione dilagante nel paese. Chi altri può avere la nostra credibilità?! ”.

Il consigliere regionale Malerba ha rilanciato, per Portici, il progetto di smart city, grazie a un “piano urbanistico comunale partecipato che garantisca una visione progettuale con servizi ad una città storicamente a vocazione turistica, facendo di spazi inutilizzati degli abitativi e creativi. Una città – secondo Malerba – a misura dei cittadini diversamente abili, con un trasporto pubblico efficiente”.

Liberi dalla corruzione e con investimenti mirati che creino i presupposti per il rilancio del territorio e opportunità di lavoro è il concetto rimarcato dal deputato Roberto Fico, secondo il quale “il tempo dei vecchi partiti è oramai finito”. Per presidente della Commissione di vigilanza Rai, in Italia si vive oramai in un limbo, con un parlamento dove“la maggioranza non c’è più, ma esiste solo un accordo che resterà in piedi fino a quando al Governo non andranno i Cinque Stelle”. Fico ha poi ricordato la storicità del gruppo M5S Portici, che ha dato un forte contributo alla crescita del Movimento in Campania, che man mano è cresciuto, evolvendosi: “Io conosco un po’ Cuomo- ha detto Fico -E’ una persona egoriferita. Votare Cuomo significa essere un po’ masochisti e non riuscire a vedere la novità che si sta insediando in città, in regione…nel nostro paese”

Ad attaccare infine il ritorno del Senatore la capogruppo Valeria Ciarambiello, leader dei pentastellati in consiglio regionale: “Noi rispettiamo i mandati elettorali per cui siamo stati votati. E’ impensabile rivotare un politico che si è dimesso da Sindaco per fare il Senatore, per poi ricandidarsi a primo cittadino durante il mandato in parlamento, dopo esser stato l’ultimo dei parlamentari per indice di produttività. Cambiare non è che si può…si deve”.

Dario Striano 

 

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