Portici dopo il voto – Faida interna al PSI. “Nessun dialogo con consigliere eletto e assessore. Saremo costretti a convocare autonomamente un Congresso locale”

E’ ancora faida all’interno del PSI di Portici. Alcuni degli iscritti al Partito Socialista Italiano della sezione locale porticese, tra cui il primo dei non eletti alle ultime comunali, Claudio Panzariello, ed il candidato alla segreteria Umberto Piezzo, si sono dichiarati fortemente critici nei confronti del loro consigliere comunale di riferimento, Raffale Di Bartolomeo, eletto tra le file della maggioranza cuomiana, dell’Assessora al Bilancio, Lorella Di Stefano, e del commissario politico Michele Tarantino.

Alla base dei contrasti – secondo la corrente dei critici all’interno del PSI – vi sarebbero la mancata attuazione del programma socialista per Portici e le modalità adottate per entrare a far parte dell’esecutivo del sindaco: “Le scelte del consigliere Di Bartolomeo – si legge su un comunicato consegnatoci da Umberto Piezzo – ad oggi non hanno visto la partecipazione democratica di tutti gli altri iscritti al Partito ed i candidati alla lista elettorale, grazie ai cui voti è stato eletto un rappresentante in assise consiliare. Un atteggiamento incomprensibile, giustificato dallo stesso consigliere che ha dichiarato che per tali scelte era tenuto a confrontarsi esclusivamente con il commissario Tarantino e non con altri. Dichiarazione, questa, che ha ulteriormente compromesso i rapporti e le attività di mediazione politica che avevamo provato a portare avanti“.

La designazione di Lorella Di Stefano come assessora al Bilancio della Giunta Cuomo, decisa dal consigliere Di Bartolomeo e dal commissario Tarantino, non è stata digerita dagli iscritti al Partito: “Si tratta di una mancanza di correttezza democratica e statuaria  che compromette il “Patto di Lealtà” sosttoscritto tra tutti i Partecipanti della lista e gli elettori che hanno condiviso i due documenti programmatici della campagna elettorale: La Carta di Portici, discussa il 2 Giugno scorso con il segretario nazionale Riccardo Nencini e l’allora candidato a sindaco Cuomo; e “Linee di programma per la città” che racchiude il programma politico del PSI di Portici. Un programma che i cittadini hanno votato e accolto con entusiasmo e, poi, non rispettato da Di Bartolomeo e l’Assessora. Nel documento vi sono infatti linee strategiche per lo sviluppo per lo più sociale di Portici. Pochi invece sono i riferimenti alla delega del Bilancio, poi affidata al partito all’interno della Giunta Cuomo. Contestiamo, dunque, al commissario politico locale e al consigliere (che dovrebbe essere) di riferimento le modalità di accettazione degli incarichi totalmente incoerenti rispetto al programma proposto e condiviso; rispetto agli impegni politici presi durante la scorsa campagna elettorale; e rispetto, infine, ai vecchi compagni socialisti, come ad esempio l’ex Assessore, poi confluito in DemA, Lello Cuorvo, che, con entusiamo e serietà, prima di abbandonare il nostro percorso, hanno contribuito a scrivere il documento programmatico, presentato tra l’altro anche ai vertici nazionali“.

Secondo la corrente critica dei socialisti porticesi sarebbe giunta, dunque, l’ora di convocare un nuovo Congresso locale per porre fine al commissariamento della sezione, che dura già da circa un anno e mezzo: “Chiediamo al commissario Tarantino di mantenere i suoi impegni con gli iscritti di Portici e convocare l’Assemblea straordinaria per la costituzione dei nuovi organismi di rappresentanza politica della sezione cittadina. Un impegno che sarebbe dovuto concretizzarsi nei primi mesi del 2017 e, ad oggi, non ancora attuato dopo le indicazioni del consigliere regionale Marajo che, in occasione del congresso campano di luglio scorso, svoltosi a Portici, aveva annunciato l’imminente convocazione della riunione assembleare. Non dovessero cambiare le cose saremmo costretti, dunque, a dover applicare quanto previsto dal Comma 6 dell’art 4 dello Statuto Nazionale. Articolo che dà la facoltà ad un minimo di un quinto dei componenti di un organo collegiale di convocare autonomamente una riunione per deliberare scelte e attività di interesse delle unità di base. Ritenendo di rappresentare  il 60-70% degli iscritti e all’incirca il 50% della lista elettorale, convocheremo a breve un direttivo“.

E’ ancora faida politica interna, quindi, al PSI porticese: partito che negli ultimi anni è stato protagonista di scissioni. Famose quelle del 2013 e di Gennaio 2017: la prima spinse l’ex vicesindaco Bruno Provitera ad abbandonare il Partito Socialista Italiano  per sostenere la candidatura a sindaco di Giovanni Iacone, ex segretario del Pd poi sconfitto dall’ex sindaco-magistrato Nicola Marrone; la seconda, invece, costrinse di fatto, lo scorso inverno, l’ex Assessore della Giunta Marrone, Lello Cuorvo, a confluire in demA per appoggiare politicamente il leader di Sinistra italiana Salvatore Iacomino, surclassato da Cuomo alle ultime comunali.

Dario Striano

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