Portici – “Cuomo, dopo il valzer dimissioni e del vitalizio, crede di essere diventato un piccolo De Luca”. L’on. Arturo Scotto (MdP) attacca il sindaco alla conferenza stampa delle opposizioni. Pronto un esposto al prefetto: “Scelte al limite della regolarità”

Il parlamentare vesuviano Arturo Scotto (MdP) in sostegno delle opposizioni a Portici. Il deputato di Articolo Uno, questa mattina, ha presenziato alla conferenza stampa indetta dalle minoranze del consiglio comunale porticese e, attaccando il primo cittadino Enzo Cuomo, ha denunciato una deriva autoritaria da parte dell’ex senatore che minerebbe l’agibilità democratica nella città della Reggia: “Enzo Cuomo ha vinto le elezioni a Giugno ma io tornassi indietro, sosterrei comunque altre 100 volte la scelta di Salvatore Iacomino. Una persona che viene eletta sindaco, non diventa automaticamente anche sovrano della città. In questa città viene meno l’agibilità democratica perchè qualcuno crede di esser diventato un piccolo De Luca, facendo un torto ad un territorio, da sempre, molto attivo sul piano politico. Il tutto dopo un balletto squallido e insopportabile legato alla decadenza da Senatore e alla vicenda vitalizio, che crea un divario invalicabile tra amministrazione e cittadini. Sono costretto a dover richiedere un intervento del prefetto per scelte amministrative intraprese in questi primi mesi d’amministrazione, alcune delle quali al limite della regolarità“.

La “rabbia” di Arturo Scotto scoppia durante una conferenza stampa indetta dalle forze politiche di opposizione del consiglio comunale di Portici, questa mattina presso la casa comunale di via Campitelli, per denunciare una “violazione sistematica delle regole della democrazia” di cui sarebbe autore il sindaco Cuomo; e l’irregolarità di alcuni provvedimenti, messi in atto dall’attuale amministrazione: tra cui spicca la nomina dei rappresentanti del cda della Leucopetra, argomento su cui, domani, le minoranze saranno pronte a dar battaglia durante il consiglio comunale: “Oggi più che ad una conferenza stampa stiamo assistendo alla nascita – ha detto il consigliere di MdP, Mauro Mazzonedi un “Comitato di Salute Pubblica”: perchè in questi mesi sono stati messi a repentaglio i criteri democratici. Le nomine del consiglio d’amministrazione della Leucopetra non rispondono alle norme nazionali e statutarie del nostro Comune per non aver rispettato la cosiddetta parità di genere”. “Parità di genere – fa eco il consigliere dei Verdi, Franco Santomartinodisciplinata dal decreto legislativo 175 che impone la presenza di un amministratore unico a dirigere la partecipata che può essere sostituito da 3 o 5 consiglieri d’amministrazione in caso di una delibera motivata con motivazioni rinforzate demandate alla Corte dei Conti competente e al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Non credo che tutto questo sia stato fatto, tenendo conto anche dei costi del cda, formato da politici non eletti appartenenti alla coalizione capeggiata da Cuomo, sulla cui indipendenza e professionalità, a questo punto, ho forti dubbi, dato che poi ancora devono essere noti i loro curricula”.

Non solo Leucopetra, il consigliere Salvatore Iacomino, leader di Sinistra italiana, ha chiesto al prefetto “un osservatorio particolare sulla legalità in città” riferendosi in particolare a tre provvedimenti: la mancata revoca della piscina comunale alla società Aquilsport, i cui vertici, i fratelli Cesaro, sono in carcere per una inchiesta su un presunto patto con il clan camorristico Polverino per orientare l’aggiudicazione di appalti con intimidazioni mafiose e reimpiego delle ingenti risorse economiche provenienti dai traffici illeciti del clan; l’espunto dell’esproprio del Parco Zaza dal progetto di riqualificazione di via Dalbono, approvato dal commissario prefettizio Roberto Esposito, in campagna elettorale, più volte accusato di esser stato “la longa manus del Senatore Cuomo”; e lo smembramento del Mercato Coperto, con l’affidamento della palazzina all’Asl, che si aggiunge a quella del garage alla dittà che si occupa delle strisce e blu e grattini: “Nonostante gli abusi edilizi – ha continuato Santomartino – i pareri dell’avvocatura comunale e i debiti della società Aquilsport, ad oggi non risulta che sia stato revocato l’affidamento del centro sportivo alla ditta dei Cesaro. Strano che a Sant’Antimo questa cosa sia già avvenuta e a Portici no”. “Non vedo alcun provvedimento di riqualificazione dell’area mercatale – ha invece controbattuto Aniello Pignalosa di DemA – nonostante quell’area rappresenti il cuore commerciale della nostra città e sia presa da assalto da tantissime persone ogni giorno, costrette a camminare tra abusivismo e ambulantato”.

Anche il Movimento 5 Stelle ha tuonato contro l’amministrazione ed il sindaco Cuomo. Se l’ex candidato a sindaco Giovanni Erra ha puntato il dito contro “l’arroganza del primo cittadino“; il consigliere Alessandro Caramiello ha sottolineato il mancato inizio dei lavori di riqualificazione del waterfront, promesso a inizi estate dal governatore De Luca e Cuomo durante un convegno a “la Colombaia”; e l’aumento della tariffe della Cosap per i commercianti: “Hanno tentato di intimidirci e offenderci. – ha detto Erra – Ci hanno chiamato abusivi, incompetenti, bugiardi e maleducati non rispettando il nostro ruolo e quello dei cittadini che ci hanno eletto per svolgerlo. Ho dato mandato agli avvocati di tutelare la mia persona per come sono stato apostrofato in consiglio comunale: moroso ed evasore. Tutte falsità per cui ringrazio Cuomo, perchè andando a verificare quanto detto all’ufficio tributi, mi ha permesso di risparmiare 192 euro“. “Impegni urgenti al Senato – ha detto Caramiello – non hanno permesso al Senatore Sergio Puglia di essere presente quest’oggi. Con i parlamentari a 5 stelle siamo in contatto quotidianamente per sindacati ispettivi su interrogazioni parlamentari che riguarderanno la nostra città“.

Insomma un film già visto durante la scorsa campagna elettorale con “grillini e iacomini” (locali e nazionali) uniti nella lotta contro la coalizione di Cuomo e il commissario Esposito. La novità odierna si chiama Carlo Tarallo, giornalista de la Verità e segretario di Rete Civica per Portici, lista che, fusasi con Campania Libera durante le scorse amministrative, ha contribuito alla vittoria del PD e del sindaco Cuomo: “Sono stato promotore, ahimè, di una lista civica che ha sostenuto questo sindaco nella sua elezione. Sindaco che è stato eletto con un risultato inferiore a quello della coalizione – un dato importante che è giusto sottolineare – grazie ad un programma elettorale che è stato cestinato un minuto dopo la vittoria. Si parlava di legalità, di partecipazione, risanamento della casse comunali, di riqualificazione del waterfront ed io mi sono fidato come tanti cittadini. Abbiamo dovuto sostituire questi temi con tavolini sulle scalette per accontentare, molto probabilmente, consiglieri comunali; tappetini, sbarre e colate di asfalto al Granatello. Dopo aver buttato circa un mese nelle lungaggini e nei ritardi legati alla questione vitalizio, balzata agli onori delle cronache nazionali; oggi noto che il dialogo con la Regione Campania si sia ridotto a fare ottenere un finanziamento alla Portici Campus perchè poi il consigliere comunale eletto con la lista De Luca si deve dimettere, così come letto sulla stampa. Siamo ad un livello tale di poltronismo ed arrivismo che veramente non ha precedenti nella storia di Portici. Il tutto condito dallo sbandamento del Partito democratico, il cui giovane capogruppo oggi è chiamato ad espellere un consigliere comunale che non ha mai votato un provvedimento contro. Ha fatto bene il vicesindaco Farroni a presenziare all’evento di “Energie per l’Italia” e cambiare schieramento aderendo al CentroDestra. Paradossale che per chiedere il rispetto della parità di genere nelle nomine della Leucopetra si debba ricorrere al prefetto. Dove sono finite le giovani donne del PD?!

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