Pomigliano. Dopo gli incendi della scorsa Estate sul Vesuvio, censite le aree interessate da abbandono e rogo rifiuti.

Pomigliano. Sono state censite le aree interessate da abbandono e rogo dei rifiuti. L’atto è del 30 ottobre ed è un vero e proprio registro con il quale l’Assessorato all’Ambiente e l’ufficio Gestione del territorio hanno riportato le varie zone di interesse e gli interventi da apportare per il monitoraggio o la rimozione.

Il documento, presente sul sito del Comune di Pomigliano D’Arco riporta le località interessate: Contrada Figliolino,via Passatiello,via De Sica in Contrada Chiavettieri,strada vicinale del casotto,traversa Carrafo,via Carafa,via Masseria Macedonia,via Palmese. Si tratta di aree di suolo pubblico, eccezion fatta per le prime due, la cui proprietà è rispettivamente in comodato d’uso al comune e di proprietà della Regione Campania.

Tutte le località inserite nel rapporto sono interessate dal deposito e dei roghi dunque; si legge nel documento infatti che alcune località presentano rifiuti lungo tutto il ciglio stradale. Inoltre è riportata anche la superficie interessata da questa pratica nelle varie zone. Numeri importanti sono quelli ad esempio di Contrada Figliolino, dove si contano 3000 mq di rifiuti. Numeri minori ma altrettanto rilevanti si riscontrano in via Passatiello con 600 mq,via Carafa 250 mq. Nella prima parte di via Palmese invece, il valore più basso con soli,si fa per dire, 8 mq di rifiuti.

Ad ogni modo, l’amministrazione ha elaborato questo documento non solo per dimostrare la presa visione della situazione in cui riversano le vie periferiche della città, ma nello stesso, ha elaborato anche una serie di misure per far fronte al problema, alcune sono in corso, altre saranno realizzate a breve. Tra le contromisure indicate,vi è sicuramente la rimozione dei rifiuti che è già in corso, nelle aree di via Carafa e via De Sica Contrada Chiavettieri; altre zone sono videosorvegliate, mentre per via passatiello è prevista la realizzazione dell’impianto di videosorveglianza.

Dopo gli incendi che la scorsa Estate hanno raso al suolo ettari ed ettari di vegetazione vesuviana, Pomigliano è stato uno dei primi comuni alle falde del vulcano ad applicare la legge regionale 20/2013 che regolamenta le azioni da intraprendere in merito alle zone pubbliche e private soggette a sversamento abusivo di rifiuti e roghi. In particolare, gli artt. 3, 6 e 7, obbligano i Comuni della Regione Campania  ad istituire il registro delle aree interessate da abbandono e rogo di rifiuti;  a censire le aree pubbliche e private utilizzate per le speciali forme di gestione dei rifiuti solidi urbani o assimilati temporaneamente consentite ai sensi dell’articolo 191 del decreto legislativo 152/2006 o degli altri provvedimenti adottati nell’ambito dell’emergenza rifiuti nella Regione Campania.

Domenico Modola

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