Pomigliano d’Arco sempre più capitale politica campana: Conte e Di Maio luinedì nella fabbrica di Leonardo

 

Lunedì, davanti al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al vicepresidente Luigi Di Maio, il management di Leonardo presenterà a Pomigliano d’Arco le prospettive e il modello innovativo di business con il quale si propone di rilanciare il gruppo e gli stabilimenti della Divisione Aerostrutture.

Se in Puglia le produzioni per Boeing consentono, più o meno, prospettive future per i prossimi venti anni, infatti, in Campania lo scenario si presenta molto più complesso perché i programmi sui quali sono incardinate le attività dei siti industriali sono in una fase d’incertezza.

Nelle ultime settimane si sono addensate grosse nubi per Nola per le evidenti difficoltà di sopravvivenza dell’Airbus A380. La perdita di lavoro nello stabilimento nolano che si avrebbe dall’esaurirsi del backlog, per ora, non è compensata da nuove attività sul programma A321.

A Pomigliano d’Arco lo scenario è ancora più problematico perché il programma Atr non garantisce prospettive produttive per molti anni ancora per il sito storico napoletano dell’industria aeronautica italiana.

L’ultimo tentativo di dare un futuro a Pomigliano con un nuovo programma aeronautico è stato di Mauro Moretti, che provò a stringere inutilmente con Airbus accordi bilanciati per creare le condizioni necessarie e convenienti ai francesi e agli italiani, per lanciare il progetto del nuovo velivolo turboelica successore di Atr.

Questo dossier è definitivamente chiuso e il board di Leonardo per le aerostrutture punta sul successo commerciale del programma A321LRdi Airbus e alle opportunità che potrebbero emergere dall’ingresso di un partner Usa nella vicenda Alitalia e dal rinnovamento della flotta dell’aerolinea. Oppure a una partecipazione di Leonardo a programmi aeronautici cinesi dopo la firma del MoU sul wide body CR929.

 

 

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