Pomigliano d’Arco, Koulibaly sulla facciata del municipio

Non c’è posto per il razzismo nella società, né nel calcio né altrove. Ecco perché il sindaco di Pomigliano d’Arco, Lello Russo, ha voluto che da questa mattina campeggiasse, sulla facciata della casa comunale, una gigantografia di Kalidou Koulibaly, difensore senegalese del Napoli contro il quale erano diretti cori razzisti durante la partita Inter – Napoli. «Gli episodi di razzismo vanno condannati sempre e comunque – spiega il primo cittadino di Pomigliano d’Arco – e riteniamo che a Koulibaly, apprezzato non solo come sportivo ma come uomo, per la sua vicinanza ai più deboli, per la solidarietà più volte dimostrata a chi è in difficoltà, per il suo impegno a favore dei piccoli ammalati, vada tributata la solidarietà delle istituzioni».

La città di Pomigliano non è nuova a iniziative di decisa condanna verso ogni forma di razzismo e di fascismo: ad ottobre 2017 il sindaco Russo, subito dopo l’episodio che vide ultrà della Lazio diffondere immagini di Anna Frank con la maglia della Roma, fece lo stesso, esponendo sulle mura del municipio il volto della deportata ebrea che con il suo Diario è poi divenuta simbolo della Shoah. E ancora, il 10 dicembre scorso, fu installata al secondo piano del palazzo comunale una gigantografia della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, per celebrarne i settant’anni. Oggi è stata sostituita con quella che ritrae Koulibaly. «È un simbolo, ma è molto importante: vuol dire che Pomigliano rifiuta ogni forma di razzismo e di violenza» – dice il sindaco Russo.

 

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