POLVERIERA SANT’ANASTASIA – Stamattina gli interrogatori degli arrestati, la Procura e la Giardia di Finanza indagano su altri Comuni e su altri Concorsi

Sant’Anastasia – Stamattina gli interrogatori, dopo giorni e notti trascorse in carcere a Poggioreale, come un delinquente comune. Perché lì dentro sei o non sei un sindaco, poco importa. Ma da dove partono le indagini della Guardia di Finanza che hanno messo fine a quella che in Procura a Nola hanno definito il “mercimonio Sant’Anastasia” (assicurando però che ci saranno ripercussioni anche in altri comuni) che h portato agli arresti il sindaco Lello Abete, il segretario generale Egizio Lombardi, il consigliere di maggioranza Pasquale Iorio (diretto collaborator di Abete anche nel suo primo mandato) e Alessandro Montuori il tecnico informatico e amministratore della società alla quale senza gara d’appalto, ma con affido diretto, il comune di Sant’Anastasia aveva affidato l’incarico di gestire le procedure informatiche per i concorsi a numero 15 posti a vario titolo nella macchina comunale vesuviana. Come sono partite le indagini? Perché gli agenti delle fiamme oro sapevano dettagliatamente prezzi delle tangenti, incontri, appuntamenti e soprattutto l’organizzazione di quella che se fosse accertata sarebbe una vera e propria associazione per delinquere finalizzata a turbare pubblici concorsi in cambio di denaro. Tutto parte da una denuncia che un avvocato locale avrebbe sporto alla Guardia di Finanza dopo aver saputo dei concorsi e incontrato Pasquale Iorio, per chiedergli informazioni a riguardo siccome ai concorsi voleva far partecipare dei parenti. Da quello che emerge dai faldoni di indagini che hanno portato (per ora) a quattro arresti, sembrerebbe che Iorio promise di interessarsi al punto che successivamente al primo incontro informò l’avvocata che erano stati previsti anche dei concorsi per categoria C a tempo determinato. “Dei sei posti tre sono nostri e ce li dobbiamo dividere. Con questi concorsi diremo: vuoi passare? Allora ci devi votare. – racconta un dettagliato articolo de Il Mattino – Ma solo tre passeranno e ognuno dei tre ci deve dare diecimila euro prima della prima prova, diecimila prima della seconda e diecimila prima della terza e ultima prova”. L’avvocato anastasiano registra tutto e porta le registrazioni alla Guardia di Finanza che immediatamente, avendo ascoltato la registrazione, fa partire le indagini con pedinamenti, intercettazioni ambientali e telefoniche delle utenze del sindaco Abete, di Iorio che nel frattempo aveva coronato il sogno di sedere in consiglio comunale (con un inaspettato successo elettorale, tra l’altro) del segretario comunale Egizio Lombardi e anche quello dell’avvocato che aveva sporto denuncia. Il 18 dicembre 2018 vengono pubblicati i bandi di concorso, con scadenza il 28 gennaio 2019, obiettivo: assumere quindici figure professionali messe a concorso a tempo pieno, a tempo parziale, con contratto a scadenza o indeterminato. Occorrevano lauree specialistiche e da quello che si evince dai copioso fascicoli di Guardia di Finanza e Procura, anche l’aggancio giusto al punto che in una delle intercettazioni, Pasquale Iorio è talmente fiducioso del meccanismo che afferma “Li facciano pure gli accessi agli atti”. Procura e Guardia di Finanza hanno fatto di più e di questa triste storia marcia depositano video, fotografia e intercettazioni ambientali e telefoniche che hanno portato a quattro arresti e a due obblighi di dimora, perché nell a”mercificazione” son finiti tritati e indagati anche due presunti corruttori: Giorgia Biscardi e Paolo Manna, moglie e marito, sono sottoposti al divieto di dimora in tutta la regione Campania. La Biscardi per il posto più ambito di istruttore direttivo contabile, doveva arrivare prima e così è stato: dopo aver pagato però 50 mila euro a Pasquale Iorio. L’ultima trance fotografata, intercettata e documentata, il 1 luglio 2019.

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