Pino Vitale presidente regionale del Centro Turistico ACLI: “IL turismo in campagna elettorale non vada in vacanza”

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“Le elezioni regionali in Campania sono precedute da una brutta campagna elettorale tra indesiderabili, accuse generiche e personali. Il CTA – dichiara Pino Vitale presidente regionale del Centro Turistico ACLI – vuole tentare di dare  un contributo raccogliendo opinioni e istanze a partire dal tema programmatico del turismo che resta la prima industria nazionale e l’occasione per un vero rilancio della Campania. Lo vogliamo fare a partire dalle nostre competenze ed esperienza: non solo dal mondo del turismo sociale, che resta determinante per la destagionalizzazione, ma anche dai tanti soggetti istituzionali e privati che insieme possono fare la differenza per rilanciare il turismo in Campania.” Come è noto il Turismo è materia delegata dallo Stato alle regioni per effetto del decentramento amministrativo. Ci sono voluti 30 anni per approvare una  legge regionale che disciplina l’organizzazione istituzionale dell’economia turistica in Campania. La nuova legge regionale sul turismo smantella dopo circa 80 anni tutto il sistema istituzionale pubblico dell’organizzazione turistica. Di fatto scompaiono vari Enti ed Aziende che vengono sostituiti dai Poli Turistici Locali intesi come aggregazioni di soggetti pubblici e privati che insistono e operano nelle stesse aree a vocazione turistica. Nasce l’Agenzia regionale per la promozione del turismo e dei beni culturali che avrà il compito di mettere in atto le scelte strategiche e raccordare i diversi poli locali. Insomma, una piccola rivoluzione giunta al termine di vari dibattiti che hanno abbracciato qualcosa come tre decenni. “Dopo 30 anni di attesa si poteva fare meglio, abbiamo l’impressione di una occasione perduta- ha affermato Pino Vitale – manca tutto il riordino legislativo dei vari settori, ad es. l’albo regionale dei direttori tecnici, l’albo regionale delle associazioni turistiche senza scopo di lucro, l’albo delle agenzie di viaggi e manca il riordino delle classificazioni alberghiere ed extra alberghiere. Credo sia spropositato parlare di legge quadro – argomenta Vitale –  perché l’impianto è debole riducendosi all’abolizione degli enti per il turismo e delle aziende di soggiorno senza neppure la previsione di intesa con le amministrazioni locali e delle Unioni dei Comuni che vengono davvero mortificati e tagliate fuori. Tra l’altro – ha spiegato Vitale – dopo tanta attesa ci si poteva coordinare con le iniziative del Governo a partire dal decreto del Ministro Franceschini su cultura e turismo e soprattutto con la attesa riforma del titolo quinto. Questa norma è priva degli elementi nodali che dovrebbero caratterizzare una legge vera del turismo in Campania (regione a grandissima vocazione turistica e culturale) come ad esempio l’analisi e la pianificazione dei flussi e dei settori sui quali puntare per sancire una strategia unica di crescita dell’intero territorio Campano.” In conclusione il CTA lancia un appello per un supplemento di ragionamento programmatico tale da mettere la Campania in carreggiata verso il futuro possibile per i nostri giovani e la nostra economia!

 

 

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