“Ospedale Apicella svuotato per farne Covid center, oggi è un presidio fantasma”: la denuncia della capogruppo regionale Ciarambino e del deputato Di Sarno a margine di una visita nel presidio

Pollena Trocchia – “Svuotato di ogni sua specialità per essere destinato a ospitare pazienti Covid, già ristrutturato e adeguatamente attrezzato, l’ospedale Apicella di Pollena Trocchia, riferimento fondamentale nelle terapie oncologiche e pneumologiche nel territorio di riferimento della Asl Napoli 3 Sud, oggi è ridotto a una scatola vuota. Un paradosso in una fase emergenziale gravissima, effetto dell’improvvisa decisione di spostare il Covid center all’ospedale di Boscotrecase. La conseguenza è che in un presidio attrezzato e funzionale come l’Apicella, non uno dei 72 posti letto previsti dall’atto aziendale è attualmente occupato e la maggior parte dei reparti sono completamente vuoti”. E’ quanto denunciano la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle e responsabile nazionale sanità Valeria Ciarambino e il deputato M5S Gianfranco Di Sarno, a margine di una visita al presidio sanitario ospedaliero di Pollena Trocchia. Fatto di cui la nostra testata più volta se ne è occupata.

“Per effetto di una maldestra pianificazione, un ospedale di eccellenza e a vocazione oncologica come l’Apicella, oggi è di fatto una struttura praticamente svuotata di tutte le specialità di cui disponeva. Un’opera di smantellamento che ha prodotto una lista di attesa infinita di pazienti che avrebbero dovuto svolgere interventi e prestazioni diagnostiche oncologiche fondamentali in uno dei pochi presidi della regione che non ha fatto registrare alcun contagio, dunque assolutamente sicuro. Né si comprende perché in quest’ospedale siano state interrotte prestazioni indispensabili, come ad esempio gli interventi sul tumore al seno, sebbene non rientrino in nessuna di quelle sospese dalle ordinanze regionali. Non consentiremo che l’emergenza diventi l’occasione per chiudere definitivamente un presidio essenziale e nei prossimi giorni chiederemo un incontro al direttore generale”, ha concluso Ciarambino, che sulla questione ha depositato un’interrogazione alla giunta regionale, mentre un’interrogazione parlamentare sarà presentata in questi giorni a firma del deputato Di Sarno.

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