Nosocomio Dentale – L’associazione “La Vita” prova a riaccendere i riflettori sulla questione

San Giorgio a Cremano. Dopo la marcia pacifica di inizio Aprile scorso, partita da Piazza Vittorio Emanuele II e conclusasi a Piazza Troisi, l’associazione di volontariato “La Vita” prova a sensibilizzare l’amministrazione comunale e la cittadinanza sulla questione del Nosocomio Dentale.

Nel documento, inviatoci dai rappresentanti dell’associazione, è possibile comprendere le difficoltà riscontrate in questa lotta per la riapertura dell’ex albergo dei poveri: “Bisogna ammettere che è reale il disinteresse manifestato dall’amministrazione del Nosocomio Dentale, sia nei confronti della petizione di mille firme inviata al Card. pro tempore di Napoli a febbraio 2014 dall’associazione La Vita a nome dei cittadini sangiorgesi per chiedere la riapertura e la restituzione del Nosocomio Dentale agli anziani poveri come sancisce la destinazione dell’atto di donazione che a suo tempo il Marchese Dentale affidò al Card. pro tempore di Napoli, sia per le diverse manifestazioni pacifiche di protesta messe in atto per sollecitarne la riapertura”.

 

La scorsa manifestazione non riscosse la partecipazione che ci si aspettava, molte persone non colsero il messaggio e non si unirono al corteo pacifico ed inoltre ricordiamo che in quell’occasione fece rumore l’assenza di figure religiose e del gruppo “Restituiteci il Nosocomio Dentale” (leggi qui): “Senza voler esprimere nessun giudizio ma semplicemente prendere atto della realtà, va altresì rilevato che anche i sacerdoti di San Giorgio, a cui è stato espressamente e pubblicamente richiesto il loro aiuto dall’Associazione La Vita e dai cittadini sangiorgesi, hanno preso le distanze dall’iniziativa, benchè il problema del Dentale sia di natura morale, prima ancora che politico-sociale e quindi, assolutamente pertinente con il loro ministero sacerdotale”.

Siamo ben lontani da una soluzione soddisfacente per tutte le parti in causa dell’ingarbugliata vicenda della struttura ed intanto c’è chi continua a lottare e credere nella solidarietà.

Roberto Liucci

 

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