Nola, giornalista minacciato: l’allarme dell’Ordine. Pasquale Napolitano, cronista de Il Giornale pubblica su Facebook la denuncia, il consigliere Barone la replica

L’Ordine dei giornalisti della Campania denuncia quanto avvenuto a Nola dove il giornalista Pasquale Napolitano, che era in compagnia di altre due persone, è stato avvicinato e pesantemente minacciato da un consigliere comunale: “Il mio nome lo devi dimenticare anche perchè tu non sei di Nola, altrimenti scendo dalla macchina e ti massacro di botte”. E ancora: “Smettila, altrimenti vengo a prenderti fino a casa”. “Napolitano ha subito presentato una dettagliata denuncia ai carabinieri  ma questo episodio, non il primo che subisce, impone  una misura di protezione per il giornalista. Come Ordine rivolgiamo un appello al prefetto affinché disponga una misura immediata”, si legge in una nota del presidente Odg Campania, Ottavio Lucarelli. Pasquale Napolitano, giornalista e scrittore sulla sua pagina Facebook, pubblica la copia della denuncia presentata ai carabinieri. “Ho appena formalizzato nelle mani dei Carabinieri una denuncia nei confronti di Rino Barone, consigliere comunale di Nola. Barone, alla presenza di altri due politici locali – il racconto di Pasquale Napolitano sul suo profilo Facebook – Angelo Siano (assessore ai Lavori pubblici del Comune di Nola) e Vincenzo Iovino (consigliere comunale di Nola), mi ha ripetutamente minacciato di morte in una pubblica piazza. Invitandomi più volte a non interessarmi né delle vicende politiche nolane né di lui. Io comprendo tutto: la tensione politica. Ma una cosa è il confronto (o la critica) altra cosa è una minaccia. Dovrà assumersi le responsabilità delle sue affermazioni-minacce, fatte alla presenza di due testimoni che svolgono una funzione pubblica. Rendo pubblica la denuncia per due motivi: chi crede di poter imporre la legge del più forte, sperando nel silenzio, ha sbagliato persona, e poi, io ho le spalle larghe per difendermi da Barone e dagli altri, ma ci sono tanti colleghi giovani che iniziano proprio dai Consigli comunali il proprio percorso e tante volte si lasciano intimidire dal politico di turno”. Non è dello stesso avviso Barone che sempre attraverso i social scrive: “Cari amici e care amiche, a tutela della mia persona, mi corre l’obbligo di contestare la versione dei fatti e la narrazione pubblicata sui social  dal sig. Pasquale Napolitano. Confido, come sempre, nella Giustizia a cui con fiducia mi rimetto, evidenziando che la pubblicazione eseguita a mio danno viola il principio di segretezza degli atti di indagine e, come tale, sarà valutata dalle Istituzioni preposte”.

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