NELLA AFRAGOLA DELLE BOMBE E DEL MINISTRO SALVINI, IL COMUNE TOGLIE L’AFFIDAMENTO DELLA MASSERIA CONFISCATA AL CONSORZIO PER LA LEGALITA’ CHE L’HA RILANCIATA

Un presidio di legalità. Un angolo di speranza perché alla fine anche in terra di camorra come ad Afragola c’è chi la speranza non la vuole perdere. Però mentre Afragola trema per le bombe ai negozi e ossequia l’arrivo del ministro Salvini, dal Comune arriva una lettera che di fatto sospende l’affido di una masseria confiscata alla camorra e affidata ad un consorzio di cooperative ed associazioni per la legalità che in pochissimo tempo hanno rilanciato quel luogo elevandone le potenzialità.  L’affidamento della Masseria Antonio Ferraioli, un terreno confiscato ai clan della camorra, a Consorzio Terzo Settore, cooperativa sociale Giancarlo Siani, cooperativa sociale L’Uomo e il legno, Associazione Sott’e’ncoppa e Cgil Napoli era stata una buona notizia, una speranza. Un segnale. Oggi il comune di Afragola revoca quell’affidamento per problemi amministrativi relative alle particelle di proprietà dei luoghi. Assurdo. Proprio in questa fase di emergenza di camorra, il Comune rischia così di distruggere una autorevole e radicata esperienza di contrasto alla camorra e di riuso sociale di un bene confiscato”, denuncia sulla pagina facebook Giovanni Russo, il direttore (coi piedi sporchi di terra) della Masseria.

In questi due anni è stata portata una grande attività di recupero fatto dalla Masseria: “sono stati piantati quasi 2.000 alberi da frutta nell’area che fu incendiata, e altri 2.000 peschi sono stati salvati dall’incuria in cui versavano, sono stati realizzati 120 orti urbani gestiti da famiglie e cittadini del territorio, creando un’esperienza senza precedenti in tutta Italia, sono stati messi in sicurezza i rifiuti presenti sull’area al momento della consegna, grazie a un grande lavoro di progettazione sono stati ottenuti finanziamenti importanti del PON Legalità per ristrutturare la Masseria e realizzare una casa di accoglienza per donne e minori vittime di violenza, mentre grazie al supporto di Costa Crociere è nata una start-up al femminile per commercializzare i nostri prodotti. E nel frattempo sono stati realizzati tanti eventi, i campi estivi di Libera, e ci sono state importanti visite istituzionali come quelle del Presidente della Camera Roberto Fico e del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa”, elenca Russo.

“E mentre in città scoppiano le bombe della camorra – afferma il direttore – il Comune che fa? Lancia la sua bomba sul bene confiscato, tentando di stroncare questa esperienza di riscatto e di lotta alla camorra”. Questa decisione sarebbe giustificata con un cavillo legato a una vecchia vicenda giudiziaria legata ai terreni, risalente al 2014, che furono sequestrate per impedire che venissero coltivate abusivamente da un agricoltore del posto. “Una vicenda che si potrebbe tranquillamente risolvere con buon senso – continua Russo – mettendo al primo posto la lotta alla camorra e la difesa della legalità. Perché il Comune agisce diversamente? E perché lo fa proprio nel momento in cui in città scoppiano o. le bombe della camorra? Da che parte sta il Comune di Afragola? Sono tutte domande che aspettano risposta.

Ora si attende dal Ministro degli Interni una risposta. “Ha detto che vuole sconfiggere le mafie. Se lo vuole fare, dia energia e forza alle esperienze che ci mettono onestà e capacità ogni giorno nei territori. Ha il potere e le competenze specifiche per dare alla Masseria Esposito Ferraioli tutto il sostegno e la fiducia di cui c’è bisogno, mai come non mai in questi giorni difficili dove la camorra alza la testa con prepotenza”, aggiunge Russo.

“Non ci arrendiamo, naturalmente – conclude l’operatore del terreno confiscato ai clan – difenderemo la Masseria Ferraioli, insieme alle centinaia di famiglie che coltivano gli orti urbani, alle migliaia di persone che in questi due anni hanno potuto conoscere questa storia e partecipare alle nostre attività, scrivendo una bellissima storia quotidiana di riscatto e di lotta alla camorra”.

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