NEL RICORDO DELLO STORICO BAR GIAMPAGLIA – “Le graffe, i biscotti, la pizza fritta e la sfogliatelle rimarranno nella storia porticese, chiudiamo per la meritata pensione di Vittorio. Un saluto forte anche a Enrico e Giulia, oggi lassù, che tra queste mura hanno vissuto una vita”

Portici – Dopo la chiusura dello storico (e mitico) Bar Pasticceria GIampaglia di corso Garibaldi, il web, i gruppi e le pagine social non solo di Portici si sono popolati di messaggi di affetto per la famiglia di artigiani del gusto che per anni hanno allietato gli ingressi, le uscite di scuola e i pomeriggi di tanti giovani e meno giovani di vesuviani che si recavano al Bar Giampaglia per le mitiche graffe o le supersoniche pizze fritte (il trucco pare fosse nel mettere un pizzico di zuchero nell’impasto)  Vi ringraziamo per i tantissimi messaggi di stima e apprezzamenti verso la nostra pasticceria.

“Le graffe, i biscotti, la pizza fritta e la sfogliatelle rimarranno nella storia porticese. – scrive in un bel post la nipote dell’ultima generazione di gestori del Giampaglia, Roberta Grella – È doveroso dire che non chiudiamo l’attività per fallimento, anche se quest’ultimo anno più volte ci ha fatto pensare di farlo. Tra rosso, giallo e arancione i colori ci hanno tagliato le gambe. Ma i veri motivi sono due, innanzitutto la meritata pensione di Vittorio, poi per questioni ereditarie. Purtroppo non esistevano più i presupposti per continuare. Ci rivedremo in giro per Portici e magari ci prenderemo un caffè altrove.Grazie a tutti prima amici poi clienti. Un saluto anche da chi lassú, Enrico e Giulia, ci hanno passato dentro quelle mura, una vita intera”

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