Napoli, giornata contro la violenza sulle donne. D’Andrea (Sicpre): “Curare anche le ferite dell’anima”

 

Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. A oggi le vittime sono in notevole aumento, a causa del lockdown che costringe spesso le donne a vivere in una convivenza forzata sotto lo stesso tetto con i loro “carnefici”. “Di pazienti vittime di ogni forma di violenza purtroppo me ne sono capitate tante nel corso degli anni – dice Francesco D’Andrea, presidente nazionale SICPRE (Società italiana di Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica) – come Maria (nome di fantasia), 53enne napoletana, arrivata al mio studio in condizioni morali e fisiche di estrema fragilità. La violenza la guardava negli occhi ogni giorno, subendola da anni da un compagno che la picchiava, la ricattava e la umiliava portandola all’esasperazione finché lei stessa si è procurata da sola ustioni su varie parti del corpo. Dopo aver toccato il fondo Maria ha tuttavia trovato la forza di chiedere aiuto e si è rivolta a un’amica di famiglia, che l’ha accompagnata da noi per farle curare le cicatrici e i segni che portava sulla pelle. Ora ha ripreso la sua vita familiare e professionale a pieno ritmo, senza più quel compagno che la umiliava ogni giorno”.

“Anche per questo noi medici – prosegue D’Andrea – in questo particolare momento dovuto all’emergenza sanitaria Covid-19 cerchiamo di sollevare il morale dei pazienti, perché curarli non significa solo aiutarli a cancellare i segni della violenza. Il nostro compito è anche quello di stare vicino a queste persone sofferenti aiutandole a sentirsi di nuovo donne e a tornare a una vita normale”.

 

 

 

 

 

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