Miseria e Nobiltà: tradizione e sperimentazione con cucina e pizzeria a vista

Pollena Trocchia – Entri e ti trovi di fronte forno e cucina a vista ben definiti dal ferro inustriale che rende moderno anche un ristorante classico. Miseria e Nobiltà (via Carotenuto) è un bel progetto di pizzeria-ristorante classico napoletano (borbonico) che affonda le radici nell’esperienza di una famiglia di ristoratori ma che con Tommaso Porricelli (il progetto è di suo fratello Francesco che fa il designer), il figlio di Nunzio-Franco ha trovato l’espressione attuale. Dietro ai fornelli c’è Emma Fiola, la moglie di Tommaso, per i dolci le mani d’oro (davvero) sono quelle della mamma la signora Michela Ambrosino e in sala e cucina il personale è gentile. Tommaso è pizzaiolo e sperimenta le sue creazioni, non disdegnando le pizze classiche e quelle fritte. “Il trucco della bontà sta nei prodotti – dice modesto – se gli ingredienti sono tutti eccezionali e ci metti passione e competenza la pizza viene buona”. Le classiche e poi la cornetto, la cornamusa (oltraggio a qualsiasi idea di mettersi a dieta (metà chiusasalsiccia e frierielli e metà aperta pomodorini e mozzarella) e uno dei suoi cavalli di battaglia la Carciofi, salsiccia e noci che rivive anche in cucina con le trofie espressione chiara della tradizione napoletana rivisitata. Penne all’arrabbiata, spaghettoni col soffritto, risottino seppia e curcuma, perchè qui si riesce a mangiar bene anche il pesce se c’è ovviamente, perchè è sempre tutto fresco. Carni selezionate, verdure di orto e campi locali, frutta rigorosamente stagionale, distillati fatti in house, carta dei vini essenziale che l’ottimo direttore di sala spiega in abbinamento a pizze o piatti.  In crescita la carta delle birre con un indirizzo soprattutto artiginale e sublimi i dolci della signora Michelina, signora garbata e ironica che tiene testa a marito e figlio in modo impeccabile e cucina divinamente.

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