L’OMICIDIO DI MARIO – Il vice brigadiere dei carabinieri ferito ad entrambi i fianchi: sequestrati i tabulati telefonici dei carabinieri

Ripetute coltellate sia al fianco destro che a quello sinistro e un colpo più profondo inferto da dietro che ha raggiunto il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega allo stomaco. È quanto emerso dal preliminare dell’autopsia sul corpo del carabiniere raggiunto da 11 coltellate inferte da Elder Finnegan Lee, armato di un coltello di 18 centimetri. A breve le conclusioni del medico legale che ha eseguito l’autopsia arriveranno a piazzale Clodio. Intanto saranno acquisiti dai pm di piazzale Clodio, che indagano sull’omicidio di all’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, i tabulati telefonici dei due giovani americani in carcere Christian Gabriel Natale Hjort, di Finnegan Lee Elder, dei due carabinieri intervenuti, di Sergio Brugiatelli, l’uomo che ha avvisato i carabinieri nella tra il 25 e il 26 luglio scorso per denunciare di aver subito il furto dello zaino da parte dei due diciannovenni e del pusher di Trastevere. L’acquisizione servirà agli inquirenti a  ricostruire la vicenda sin dall’inizio, dal primo contatto a Trastevere fino al delitto a pochi passi da piazza Cavour. Sulla vicenda ci sono ancora molte ombre che alimentano non poche polemiche. Intanto, il padre di Gabriel Christian Natale-Hjort, uno dei due americani in arresto per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, che ieri ha visitato il figlio in carcere, ha detto che il ragazzo non sapeva che il suo amico avesse con sé un coltello. Fabrizio Natale ha poi ribadito che il ragazzo ‘non riesce a darsi pace per quello che è successo. L’uomo ha rilasciato una dichiarazione attraverso un avvocato dopo aver fatto visita al figlio in carcere, un incontro che Natale ha definito “molto duro per entrambi”.

 

 

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