Lo scempio di Napoli Est: scarichi killer nel mare tra Vigliena e Pietrarsa

«Nel corso delle attività per il contrasto dei reati ambientali legati al ciclo dei rifiuti urbani e speciali, i carabinieri del Noe di Napoli hanno intensificato i controlli per verificare situazioni di inquinamento ambientale nel tratto di costa Vigliena-Pietrarsa, con particolare riferimento agli scarichi industriali provenienti dalle aziende private. Le verifiche hanno portato all’individuazione di un cantiere nautico che immetteva le acque reflue industriali senza autorizzazione e senza alcun trattamento o depurazione, allo scarico nella fognatura pubblica». È quanto fa sapere il ministero dell’Ambiente in una nota.

«Nello stesso cantiere erano inoltre in corso operazioni di dragaggio del fondale marino in prossimità della scogliera antistante, senza alcuna autorizzazione da parte degli enti competenti, con stoccaggio dei fanghi di dragaggio in un’area non autorizzata – si legge – Al termine degli accertamenti il cantiere nautico, composto da un capannone di 1.000 metri quadrati ed un piazzale esterno di circa 150 mq, la gru utilizzata per il dragaggio ed i fanghi rimossi, circa 15 metri cubi, è stato sottoposto a sequestro e i due gestori sono stati denunciati».

«Non c’è e non ci sarà tregua per chi continua a violare la legge commettendo reati che danneggiano il territorio», afferma il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, sottolineando poi come, in questo periodo, si stia mettendo particolare attenzione all’area del Sin Napoli Est nella quale, oltre a intensificare i controlli degli illeciti, «stiamo lavorando per accelerare le procedure di bonifica, ferme ormai da troppi anni».

 

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