L’Italia torna a tingersi di giallo, da lunedì anche la Campania: in arrivo ordinanza ministro

 

L’Italia torna tingersi di giallo. Sono, infatti, in area arancione solo 5 Regioni: Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta (la Sardegna unica regione rossa). Tutte le altre Regioni – tra cui la Campania – e Province Autonome sono in area gialla. Lo prevedono le nuove ordinanze che il Ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia. Le nuove ordinanze andranno in vigore a partire da lunedì 26 aprile.

GLI SPOSTAMENTI  – “Dal 26 aprile al 15 giugno 2021, nella zona gialla, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, dalle 5 alle 22, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.

Lo stesso spostamento, con uguali limiti orari e nel numero di persone, è consentito in zona arancione all’interno dello stesso comune. Non sono invece consentiti spostamenti verso altre abitazioni private abitate nella zona rossa”.

LA SCUOLA – “Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%” rende noto Palazzo Chigi. Per quanto riguarda l’università, “dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno”.

I RISTORANTI E I BAR – Dal 26 aprile in zona gialla riaprono i ristoranti a pranzo e a cena, purché all’aperto.

GLI SPETTACOLI – Dal 26 aprile riaprono al pubblico in zona gialla cinema, teatri, sale concerto, live club. È necessario che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto, rende noto Palazzo Chigi. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.

LO SPORT – “Dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Inoltre, dal 15 maggio 2021, sempre in zona gialla, sono consentite le attività delle piscine all’aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre” si legge nella nota di Palazzo Chigi diffusa al termine del Cdm.
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CONFESERCENTI CAMPANIA: SAREMO RIGOROSI IN ZONA GIALLA – “Saremo rigorosi nell’applicazione del protocollo anti-Covid, perché se ci fosse una nuova chiusura molte imprese non riaprirebbero. Ribadiamo il nostro no al coprifuoco e che i luoghi Covid free sono essenziali per il turismo”. Lo dichiara il presidente di Confcommercio Campania, Vincenzo Schiavo, commentando così il passaggio in zona gialla della Campania da lunedì. “E’ un’opportunità – spiega Schiavo – che permette alla nostra regione di avere dei segnali di presunta normalità e consente di rilanciare l’economia delle nostre attività, proteggendone il futuro, che ad oggi è a rischio. Una condizione ordinaria che gli imprenditori della nostra regione meritano per le grandi sofferenze che stanno provando da oltre 410 giorni. Dobbiamo però difendere questa condizione, blindandola affinché non si ritorni più indietro. Per questo motivo da parte nostra abbiamo già ulteriormente sollecitato i nostri iscritti, le nostre attività, ad applicare in modo rigoroso le regole anti-Covid come da protocollo. Sanno bene che se dovessimo chiudere di nuovo per molte imprese non ci sarebbe più neanche la speranza per ripartire. Ai consumatori e ai nostri concittadini, per questo, anche noi esercenti preghiamo di non commettere l’errore madornale di creare assembramenti e di favorire i contagi.

Non è un liberi tutti”.Confesercenti Campania ribadisce “la nostra contrarietà al coprifuoco alle ore 22 sino al 31 luglio, significherebbe distruggere il turismo. E’ invece giusto e intelligente promozionare e creare le condizioni affinchè ci siano sempre più zone ‘Covid free’ nella nostra regione, come sta accadendo all’estero. Rendere le isole e le zone turistiche sicure, e promozionarne abilmente la condizione raggiunta, sarebbe l’ideale per attirare i turisti, scongiurandone la fuga in altri paesi d’Europa”, conclude Schiavo.

 

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