Legalità e sicurezza nell’ex Piccola Svizzera: botta e risposta (tragicomica) tra Gennaro Manzo e il primo cittadino Salvatore Sannino

San Sebastiano al Vesuvio – Lo scorso consiglio comunale ha riportato all’attenzione della cittadina vesuviana, una volta meta esclusiva sotto il Vesuvio al punto da essere chiamata la Piccola Svizzera, oggi diventata invece terra di nessuno e maglia nera dal punto di vista della sicurezza urbana. Ultimo atto dopo una serie di furti e rapine in città, la bomba carta che ha divelto le insegne di due attività commerciali al centro della cittadina. Il leader dell’opposizione in consiglio comunale, Gennaro Manzo, denuncia “La totale assenza dei vigili urbani in posti di blocchi cittadini – la totale assenza delle telecamere in città e la mancanza di una seria politica della sicurezza cittadina. Perché non ci sono controlli a San Sebastiano? La sicurezza dei territori deve andare di pari passo alla legalità. Ci vuole rispetto delle regole e rispetto della città. San Sebastiano da ex Piccola Svizzera non deve e diventare uno stato di polizia ma presidio di legalità. La nuova auto acquistata per i vigili urbani non voglio vederla ferma fuori la chiesa ma in giro per la città a tutelare i cittadini”. “Il problema – afferma il primo cittadino Salvatore Sannino – non è la telecamera perchè fatta la legge trovata l’inganno. Serve anche l’impegno dei cittadini magari a presidio del territorio così da fornire ai vigili urbani e ai carabinieri le targhe di eventuali trasgressori della legge”.

Questo quanto affermato dal primo cittadino Salvatore Sannino in risposta all’interrogazione del leader dell’opposizione in consiglio Manzo.

 

 

 

 

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