Le tangenti non pagate ai nuovi boss di Ponticelli: le prime indagini sull’omicidio di Salvatore D’Orsi

Spietati. Non sono ricchi e potenti come i vecchi boss, ma sono più spietati e se prima quando sgarravi ti punivano e basta, oggi ti ammazzano. Così sarebbe morto l’ultimo ammazzato a Ponticelli, Lotto O che chiamano zero per uno storico errore. Così è morto Salvatore D’Orsi, poco meno che trentenne con alcuni precedenti, freddato come un boss perché pare ribellatosi ai nuovi capi di Ponticelli che si sarebbero costituiti in cartello per scalzare i Bodo (De Micco), in declino per i tanti arresti da parte delle forze dell’ordine. L’omicidio D’Orsi, secondo le prime indagini, ma è tutto in alto mare, sarebbe maturato nell’orbita del piccolo spaccio che paga il pizzo al boss, o ai boss in questo caso. D’Orsi si sarebbe rifiutato di pagare il pizzo e avrebbe pagato con la morte. Altri nel quartiere, invece, pensano che “Poppetta” così chiamavano Salvatore sia stato ammazzato per uno sgarro e basta e che le storie di droga in questa storia triste non c’entrano affatto. Gli agenti del commissariato di Ponticelli indagano su più fronti, analizzando anche la pagina del profilo Facebook di Salvatore Poppetta D’Orsi.

 

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