LE MANI DEI MAZZARELLA SUL VESUVIANO – Pizzo settimanale a un imprenditore: manette per il ras Luongo e altri due del clan Mazzarella

I carabinieri della compagnia di Torre del Greco hanno effettuato tre arresti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli (su richiesta della Direzione distrettuale antimafia) nei confronti di altrettante persone ritenute legate al clan Mazzarella per il reato di estorsione. Il provvedimento è stato consegnato in carcere al ras Umberto Luongo, 42 anni, reggente dei Mazzarella-D’Amico nella zona di San Giorgio a Cremano e a Salvatore Autiero di 37 anni. Mentre l’unico libero ovvero il 22enne di Portici, Paolo Di Maio, è stato catturato dai carabinieri. I primi due erano già detenuti perché accusati di aver partecipato all’omicidio di Luigi Migrano, cognato del boss Ciro Rinaldi (alias Maiuè) e passato alla storia criminale come il “delitto dello zainetto”. Dalle indagini è emerso che all’aprile al luglio 2018, avrebbero taglieggiato con cadenza settimanale il titolare di un’attività commerciale di San Sebastiano al Vesuvio. Le rate del pizzo oscillavano tra 450 ed i 600 euro.

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