LE FIAMME SUL VESUVIO Roghi dolosi e strategia da guerriglia: riprendono i soccorsi e l’esercito monitora gli accessi

Chi appicca le fiamme conosce il territorio e si serve di strumenti macabri per estendere l’incendio a tutta la macchia che da sotto sale fino alle pendici del vulcano. E’ più assassini che accende le fiamme o chi per anni ha permesso che una terra bellissima fosse devastata e resa discarica all’aperto.  L’incendio è doloso, esattamente come quelli che nell’ultima settimana si sono susseguiti senza sosta all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio. L’hanno immediatamente appurato i carabinieri forestali che hanno individuato otto inneschi differenti, tutti partiti nello stesso momento, tutti in zone impervie, irraggiungibili. Stavolta, però, chi ha dato fuoco al Vesuvio ha deciso di fare le cose in grande, per rendere impossibile lo spegnimento. Chi ha agito conosce bene quella montagna, s’è inoltrato nei boschi e per rendere più difficile l’intervento dei vigili del fuoco, ha utilizzato animali, probabilmente gatti, povere vittime da sacrificare: cosparsi di benzina e dati alle fiamme, nelle loro disperata e inutile fuga hanno raggiunto la boscaglia più fitta dov’è impossibile intervenire con rapidità quando scoppia un incendio. Dalle prime ore di oggi sono riprese le attività di spegnimento dei vasti incendi divampati ieri sul Vesuvio. In azione Carabinieri Forestali, Vigili del Fuoco, personale della Regione Campania, e circa 100 volontari della Protezione Civile, mentre dall’alto tre Canadair ed un elicottero operano regionale nelle aree di Ottaviano, Trecase e Torre del Greco, colpite ieri duramente dalle fiamme. Durante la notte sono stati effettuati presidi fissi nei pressi di ristoranti e abitazioni.  Ieri, un vasto incendio ha distrutto la caserma della Guardia forestale di Trecase, dismessa da quattro anni. Nello stesso luogo, l’intervento tempestivo di vigili del fuoco e Carabinieri forestali ha evitato che le fiamme raggiungessero una fabbrica di fuochi pirotecnici. La Protezione civile regionale ha reso noto il dato comparativo degli incendi in Campania tra il 15 giugno ed il 10 luglio del 2016 (158), con quello del 2017, (927). Intanto arrivano i camion blindati dell’Esercito per monitorare le strade d’accesso al Parco. La prima porta del Parco ad essere protetta è quella di Massa di Somma.

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