L’ATTENTATO A POMIGLIANO D’ARCO – Solidarietà istituzionale a Del Mastro: si faccia giustizia per ripristinare lo Stato

Pomigliano d’Arco – Solidarietà e vicinanza istituzionale per i fatti della notte dell’ultimo dell’anno nella città dell’Alfa Romeo. “L’episodio della scorsa notte nel parco auto della polizia locale di Pomigliano d’Arco, con l’incendio di tre autovetture, non frenerà in alcun modo le iniziative di ripristino della legalità che l’amministrazione comunale sta portando avanti. In queste ore sono stata in contatto con l’assessore regionale alla Sicurezza, Mario Morcone, che ha garantito un contributo della Regione Campania per ricomprare al più presto le vetture, e con il Prefetto di Napoli, che ha assicurato un’attenzione massima sul territorio di Pomigliano d’Arco. Al sindaco Gianluca Del Mastro, all’Amministrazione comunale e al corpo dei vigili urbani, che rappresenta un presidio di legalità straordinario sul territorio, va la mia solidarietà e il mio totale sostegno. In momenti come questi è importante che tutte le istituzioni e le forze buone della città si uniscano e facciano sentire forte la loro voce. Atti come quello di questa notte devono rappresentare per tutti noi uno sprone ad andare avanti con maggiore determinazione”. Così la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino (nella foto)  alla luce del raid incendiario nell’autoparco della polizia locale di Pomigliano d’Arco. “Comincia nel modo peggiore il 2022: a Pomigliano d’Arco con un raid mirato sono state date alle fiamme tre auto della polizia municipale e tra loro c’era anche un Mercedes confiscato a un boss e donato dalla Procura antimafia di Napoli al Comando della polizia locale mentre a Napoli, approfittando sempre del baccano dei festeggiamenti dell’anno nuovo, i killer sono entrati in azione a Fuorigrotta, quartiere dell’area Occidentale della città ed hanno ucciso Salvatore Capone, di 42 anni, esponente di un clan collegato con l’Alleanza di Secondigliano – afferma il senatore Sandro Ruotolo (nella foto a destra), da sempre in prima linea nella lotta alla criminalità e sul fronte anticamorra – Se a Pomigliano d’Arco l’azione della polizia locale ha acquistato slancio e forza con operazioni importanti come la lotta all’abusivismo edilizio ‘legale’ divenendo essa stessa obiettivo, a Fuorigrotta l’iniziale effervescenza tra clan si è trasformata in una faida che minaccia da vicino l’intera città di Napoli. A distanza di poche settimane a Fuorigrotta, la camorra ha lasciato sul selciato due morti e un ferito grave. Non si fermano gli agguati, le stese e gli attentati. Tra pochi giorni arriveranno in città la ministra degli interni e il ministro dell’istruzione. È un segnale importante di attenzione da parte del governo. Abbiamo bisogno di costruire risposte in tempi brevi, medi e lunghi”. “Un atto ignobile e vile quello che è accaduto la scorsa notte a Pomigliano, che non rimarrà senza colpevoli. Sono convinto che le forze dell’ordine individueranno quanto prima questi vigliacchi. Come Anci siamo accanto all’amico sindaco Gianluca Del Mastro, alla sua Amministrazione, al corpo dei vigili urbani. La battaglia contro ogni forma di illegalità si vince solo restando uniti. Questi vigliacchi non l’avranno mai vinta. Quanto accaduto non fermerà l’azione amministrativa di Gianluca, che continuerà a lavorare nell’interesse della crescita della sua città” – è quanto dichiara Ciro Buonajuto,  sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale Anci (foto a fianco) con delega alla sicurezza e legalità, in merito ai fatti accaduti nella notte di capodanno a Pomigliano. “Noi sindaci siamo uniti anche nel contrasto alla illegalità. Qualora dovesse essere confermata l’origine dolosa di quanto è accaduto a Pomigliano D’Arco con l’incendio di tre auto della Polizia Municipale, sarebbe davvero un fatto grave. Stanno indagando gli inquirenti, carabinieri e polizia. Ho subito espresso solidarietà all’Amministrazione Comunale di Pomigliano D’Arco, alla città di Pomigliano D’Arco e al Corpo di Polizia Municipale”. Lo ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana nel napoletano. “Una delle tre autovetture della Polizia Municipale di Pomigliano d’Arco, incendiate la scorsa notte proprio mentre erano parcheggiate all’esterno degli uffici della Municipale, era la Mercedes appartenuta a un boss della camorra poi  sequestrata e affidata proprio ai vigili urbani per arricchirne il parco autovetture. Una circostanza che aggiunge ancora più sconcerto sull’episodio. Un affronto alle istituzioni di gravità inaudita sul quale è bene fare luce al più presto”. Questo il commento del consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli.

 

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