L’associazione di volontariato “Giovani per il Territorio”, con la collaborazione dell’ass. di volontariato “NutriAfrica”, presentano l’evento “NUTRIAMO L’AFRICA”

L’evento

Le associazioni di volontariato Giovani per il Territorio e NutriAfrica hanno organizzato per il prossimo giovedì 6 aprile l’evento “Nutriamo l’Africa”, un’apericena di beneficenza presso il Lounge Bar & Grill The Owl, locale sito in via alveo 15 ad Ercolano (NA).

Lo scopo della serata di beneficenza è quello di raccogliere fondi per il progetto NutriAfrica promosso dal Dott. Vincenzo Armini, dottorando di ricerca in Scienze Agrarie e Agroalimentari del Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II e presidente dell’organizzazione di volontariato NutriAfrica.

Il Progetto

Lo scopo del progetto NutriAfrica è quello di perfezionare la ricetta del NutriMax, un Ready-to-Use Therapeutic Food (RUTF), ossia un prodotto alimentare ricco di  nutrienti creato con lo scopo di trattare i casi di malnutrizione direttamente da casa, senza particolari complicazioni cliniche, e senza la necessità di una degenza in ospedale dell’assistito, con un conseguente sfollamento degli ospedali. Il NutriMax ha il vantaggio di essere meno costoso e localmente riproducibile nei paesi in via di sviluppo rispetto ai prodotti omologhi presenti in circolazione.

Esso è composto da ingredienti vegetali e facilmente reperibili in loco – soia tostata, sorgo tostato, zucchero, Spirulina maxima essiccata e olio di girasole – nonché fabbricato tramite una tecnologia produttiva semplice, il NutriMax si propone di arrivare dove nessun altro prodotto è mai arrivato prima, ossia nel cuore dei villaggi e delle aree rurali dell’Africa e dell’Asia.

Il NutriMax di prefigge si sostituire prodotti simili come quello che prende il nome di Plumpy’ Nut ®. Si tratta di una pasta cremosa, molto simile al burro d’arachidi per consistenza, colore e sapore, contenente arachidi, latte scremato in polvere, olio di colza, zucchero e un mix di sali minerali e vitamine, bilanciati in modo da ottimizzare l’apporto energetico e nutrizionale per i bambini malnutriti. Ma vi sono problemi logistici molto seri che attanagliano questo prodotto, e sono connessi all’uso delle arachidi, a causa della loro potere allergenico, ma anche all’impiego del latte scremato in polvere, non solo poco digesto dai bambini africani e del sud-est asiatico, ma anche estremamente costoso e incidente per quasi 1/3 sul costo totale dell’ingredientistica del prodotto finito. Dulcis in fundo, l’intero processo produttivo e la ricetta sono stati brevettati dalla multinazionale francese proprietaria, la NutriSet, circostanza che rende la produzione locale molto difficile da far decollare, sebbene sia previsto un franchising, dato che i suoi costi di concessione sono elevatissimi.

Il progetto di ricerca è supervisionato dai professori Raffaele Sacchi e Silvana Cavella, ed è suddiviso in due fasi principali: una prima parte riguardante il perfezionamento della ricetta e una seconda parte concernente la costruzione di un impianto pilota per la produzione del NutriMax presso l’Università di Gulu, in Uganda (Africa), sfruttando una decennale partnership tra l’ateneo napoletano e l’università ugandese. Attualmente, è sul secondo aspetto della sperimentazione che Armini sta lavorando: sono necessari 50.000 euro per il completamento del progetto e la Federico II non dispone di tali sovvenzionamenti. Il dottorando, però, non si è fatto prendere dal panico e ha fondato l’Organizzazione di Volontariato NutriAfrica, insieme ad un nutrito gruppo di colleghi universitari e amici, con l’intento di raccogliere i soldi necessari alla finalizzazione di questo “sogno africano”, attraverso una serie di eventi e iniziative volte alla Raccolta Pubblica di Fondi.

Il nostro punto di vista

Il progetto di Armini è unico nel suo genere – commenta Domenico Sannino, presidente dell’Associazione di volontariato Giovani per il Territorio – lo scopo di NutriAfrica non è solo quello di combattere la malnutrizione in Africa, ma quello di accendere una speranza nel popolo africano. Finanziare questo progetto non significa solamente fare un’opera di carità verso i nostri fratelli più bisognosi, ma mettere nelle condizioni il popolo ugandese di avere i mezzi necessari per poter combattere il problema della malnutrizione attraverso modalità che in futuro potrebbero portare i popoli africani a diventare quasi indipendenti rispetto agli aiuti dei paesi Occidentali”.

“Credo che tutti noi abbiamo un dovere morale di aiutare Vincenzo in questo progetto. Queste Iniziative fanno bene all’umanità” ha dichiarato l’attivista porticese Nicholas Esposito, che in queste settimane sta collaborando attivamente con l’associazione Giovani per il Territorio per la buona riuscita dell’evento di beneficenza.

“Alla globalizzazione dei mercati abbiamo bisogno di una globalizzazione dei diritti, in un’ottica di solidarietà transnazionale – ha dichiarato il Dott. Armini – Soltanto immaginando una giustizia globale, attraverso l’azione locale e viceversa, potremo ottenere una maggiore giustizia e una diffusa uguaglianza tra i popoli del mondo. Questa idea è un piccolo grande messaggio di concretezza rispetto ad una problematica ancora troppo diffusa e letale per tante persone.”

Gli artisti che parteciperanno alla serata di beneficenza

Per sostenere il progetto di Vincenzo Armini molti sono stati gli artisti locali che hanno deciso di dare un proprio contributo gratuito alla serata di beneficenza del prossimo 6 aprile. Alla sera infatti saranno presenti l’artista Ercolanese, Gianni Scardamaglio, famoso per la sua partecipazione al programma RAI “The Voice”, i chitarristi porticesi Gennaro Lecora e Fabrizio Alessandrini che si esibiranno in una session acustica, l’attore Vittorio Sirica e il Dj Marco Scognamiglio.

Per info e prenotazioni l’organizzazione può essere contattata all’indirizzo mail [email protected]

Formula per apericena. Ingresso (con cocktail o bevanda analcolica e pass per il Buffet) 10€ di cui 2€ devoluti per la raccolta fondi NutriAfrica.

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