LA STORIA TRISTE DI BILLY – I Carabinieri nelle Palazzine a Pollena Trocchia per indagare, dopo la denuncia a GayNews di Carmen

Pollena Trocchia – “Billy era il mio pupazzo di pezza ed era sempre con me. Lo portavo dal dottore, ai giardinetti e dormiva nel letto con me. Per fortuna me ne ero già sbarazzato quando ero ancora una bambina, ma avevo smesso di giocare. Nelle palazzine era tutto grigio, i muri senza intonaco, l’asfalto su cui mi sbucciavo spesso le ginocchia e la cantina del vecchio. Billy, invece, era rosa e bello. Non ricordo quando ho smesso di giocarci, ma avrei voluto tenerlo con me quando è iniziata la fine della mia infanzia. I miei genitori erano sempre assenti per motivi di lavoro”.

Così inizia la storia drammatica che Carmen racconta al giornale GayNews per l’iniziativa Poetè.

“Mia mamma era incinta di mio fratello quando io andavo in quinta elementare e mio padre era sempre in cerca di qualcosa da fare. Entrambi raccomandavano al vecchio “ve la guardate voi a Carmen?”. Lo vedevo come un nonno, sì, un nonno buono. Le sere d’estate uscivo fuori al palazzo e lui mi raccontava le storie. Storie di janare e lupi mannari, io non sono mai stato particolarmente coraggioso e mi faceva sedere in braccio a lui per darmi conforto”.

Ieri sera in quelle palazzine sono giunte due pattuglie dei carabinieri di Cercola, diretti dal Comandante Di Gioia per indagare sulla storia di abuso raccontata da Carmen e intanto nelle ”Palazzine”, quelle abbandonate da tutti ma non dai topi e dagli insetti, c’è chi sta organizzando una raccolta di firme contro il presunto “orco”.

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