LA POLITICA A VOLLA – Giliberti e Manfellotti lasciano la giunta, Lino Donato e Imma Veneruso passano all’opposizione

Volla – Doveva essere la sintesi e l’unione di più anime dopo il fallimento dell’amministrazione Viscovo, Pasquale Di Marzo sta dimostrando di non riuscire a tenere in piedi la sua maggioanza che barcolla sempre di più mentre intorno Volla diventa la città più cementificata della Campania, senza un vero e proprio piano regolatore che ne disegni concretamente e educatamente l’urbanistica. Dopo le dimissioni, anche indotte dell’assessore Luigi Giliberti seguite a quelle dell’architetto Vincenzo Manfellotti e al passaggio all’opposizione di Lino Donato e Imma Veneruso, la go- vernnce vollese targata Di Marzo è in balia delle onde, anzi del ce- mento. I consiglieri di minoranza Formisano, Granato, Russo, Scognamiglio, Tafone e Viscovo con una nota comunicano il loro disappunto: “La minoranza resta esterrefatta da come si stia generando questa crisi politica. Il Sindaco da troppo tempo sta trascinando la decisione di rimodulare la Giunta con gravi conseguenze per la città. Ad un anno e mezzo di amministrazione abbiamo assi- stito solo a litigi e nulla di positivo per i cittadini. Abbiamo perso il ruolo di Capofila dell’Ambito, siamo stati diffidati dalla Regione per il PUC, i bilanci non quadra- no e i revisori hanno denunciato alla Procura della Corte dei conti il Sindaco e i funzionari, hanno adottato il project Thermon spendendo milioni in danno della collettività e portato al blocco delle attività amministrative risultando incapaci di far rispettare contratti  e capitolati. Tutto questo, sta cre- ando una stasi nel paese e i cittadi- ni ne pagheranno le conseguenze. I gruppi politici hanno lasciato il cerino in mano al Sindaco nel tentativo di far ricadere su di lui le responsabilità. Sicuramente la sua poca capacità di decidere e la sua inesperienza hanno con- tribuito a questa situazione ma anche l’arroganza e l’autoreferen- zialità dei capetti di maggioran- za sta portando ad una empasse irrisolvibile”. “Le mie dimissioni sono – si legge nella nota inviata al sindaco da Vincenzo Manfellotti – strettamente politiche, non condivido e non mi riconosco più nell’azione politico amministrativa proposta dal sindaco, che non ritengo più essere in sintonia con quanto espresso ai cittadini in campagna elettorale”.. Di Marzo ha azzerato la giunta, sperndo così di ricucire gli strap- pi di un vestito ormai strappato.

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