LA MATTANZA DEI RANDAGI SOTTO IL VESUVIO: LA DENUNCIA APPELLO DELL’ATTIVISTA CINOFILO GIOVANNI DE STEFANO

Un grido di allarme contro gli assassini dei cani randagi. Giovanni De Stefano attivista cinofilo e addestratore denuncia l’ennesima mattanza di randagi avvelenate con esche assassine. A San Sebastiano al Vesuvio, a Cercola, a Pollena Trocchia, a Ponticelli e a Ercolano. Non si contano i cani avvelenati da esche assassine e già si pensa ad un serial killer dei cani.

“Purtroppo da destra a sinistra nessun governo locale – la denuncia di De Stefano – si interessa seriamente del randagismo, forse solo perché i cani non votano. Purtroppo però qui si sta assistendo ad un fatto drammatico: intere colonie di cani randagi, anche territoriali vengono brutalmente ammazzati da esche assassine postate lì da mano umana e nascoste in cibo lasciato appositamente per ammazzare. La mia denuncia è assieme un appello alle guardie zoofile, ai carabinieri e alle forze di polizia municipale che presidiano i territori.

E’ un appello ai sindaci dei comuni vesuviani che dovrebbero attuare politiche serie a favore dei randagi che non si limitino esclusivamente a contratti spesso con cifre esorbitanti con canili il più delle volte celle lagher per i cani che perdono la loro dignità e poi la loro vita”. Intanto la mano assassina continua ad uccidere. Ieri un altro cane è stato trovato assassinato a San Sebastiano al Vesuvio e la scia di sangue che sta colpendo i randagi sta assumendo caratteri davvero pericolosi.

“Vorrei si creasse una task force locale contro questi fenomeni brutali, che magari coinvolgesse anche il garante degli animali della Regione Campania, da sempre attenta a queste problematiche”. Nela speranza che l’appello-denuncia di De Stefano non cada nel vuoto, sarebbe interessante che le forze dell’ordine iniziassero ad indagare e che gli attori della politica locale, anche se i cani non votano, si interessassero seriamente a questa mattanza.

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