La débâcle di Francesco Pinto a casa sua: Pollena Trocchia non si lega. Il primo partito è il Pd

Pollena Trocchia – Non è bastato a Francesco Pinto, sindaco per dieci anni della cittadina sotto il Vesuvio, l’endorsement del sindaco in carica Carlo Esposito (pubblicamente e sui social), l’impegno degli assessori Pasquale Busiello, Antonella Borrelli, Carmen Filosa e Salvatore Auriemma a superare la soglia dei 655 voti con la Lega di Salvini (3.519 in tutta la provincia). A Pollena Trocchia è andato meglio il Pd (905 voti) con un ottimo risultato di Massimiliano Manfredi (237 voti), di Mario Casillo (205 voti) e di Bruna Fiola (153). “Pollena Trocchia non si Lega” il commento a caldo di diversi esponenti del Pd locale, in primis quello del segretario Pd Armando Cunzi all’opera per ricucire gli strappi tra le vecchie e le nuove anime democrati, che che alle scorse elezioni comunali però non hanno avuto la sostanza di presentare una loro lista che bilanciasse quella del centro destra di Governo.

A Pollena Trocchia alle scorse amministrative  infatti si è presentata una sola lista, di matrice centro destra. Impegnati con l’esponente della Lega anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, nonostante il partito abbia appoggiato suoi esponenti di bandiera (Cosimo Amente e Marta Schifone) Arturo Cianniello (prossimo al matrimonio)  e le consigliere Lucia Andolfi e Margherita Romano. Cos sarà successo in casa Pinto? Perché la corazzata degli assessori che pubblicamente e sui social l’hanno sostenuto non hanno ottenuto il risultato sperato? Non male il risultato di Simona Pesce, alla sua prima esperienza politica in un’elezione difficile come quella delle regionali col Partito Socialista (82 voti)  Quasi completamente distrutto il gruppo storico locale di Forza Italia la cui bandiera è stata tesa in alto esclusivamente da Armando Lanza (87 voti), imprenditore del food che vive tra Forte dei Marmi e New York, queste elezioni regionali aprono diversi scenari. Il primo: l’organizzazione seria di un centro sinistra fino a ieri troppo frastagliato. Il secondo, una revisione necessaria degli assetti di governo. Il primo cittadino Carlo Esposito a caldo, ieri sera con una lettura parziale dei risultati ha gettato acqua sul fuoco. “Sono sereno, alle Regionali ognuno sostiene il proprio partito e il proprio candidato. In maggioranza sosteniamo coesi il programma per la città. Sono e resterà il sindaco di tutti”.

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.