La Cgil Campania denuncia: «Sanità privata, ridotti a un terzo gli arretrati dei lavoratori»

Si intravedono dopo nove anni, gli arretrati per i 15mila lavoratori della sanità privata accreditata. In Campania, però, quei soldi risalenti agli anni dal 2006 al 2010, vengono ridotti a poco più del 30%. È il frutto di un accordo tra le società che aderiscono all’Aiop e Cisl e Uil. Un verbale non firmato dalla Cgil che, con Mario Zazzaro, denuncia: «Siamo all’assurdo: in tutta Italia vengono stabilite delle tabelle, solo nella nostra regione si stabilisce che ci sono lavoratori di serie C. Il tutto con una scusa pazzesca: perché la Campania è in piano di rientro sul piano sanitario. Come se i debiti della Regione colpissero in qualche modo i privati». I numeri sono impietosi: per i cinque anni in questione un livello A prende 1200 euro invece che 3444, un livello C 1494 invece che 4269, un livello D 1621 invece di 4632. «I padroni della sanità privata – continua la Cgil – minacciano licenziamenti se non viene sottoscritto l’accordo che comprende anche una sorta di condono tombale per cui il lavoratore non può più chiedere nulla per gli arretrati. Gli accordi, poi, vengono firmati nelle sedi di Cisl e Uil facendo guadagnare ai due sindacati alcune decine di euro a pratica. Noi non ci stiamo a questo modo di trattare i lavoratori, siamo pronti allo sciopero».

 

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